Prodotti e servizi, una marcia in più in Italia

L’inaugurazione della nuova sede di Advantech Italia è solo l’ultimo tassello del progetto di sviluppo del gruppo taiwanese. Alla base, tecnologia e competenze al servizio dei clienti

L’inaugurazione della nuova sede di Advantech Italia è solo l’ultimo tassello del progetto di sviluppo del gruppo taiwanese. Alla base, tecnologia e competenze al servizio dei clienti

di Andrea Pagani

Advantech è una realtà taiwanese che si distingue per la produzione di sistemi IoT intelligenti. In Italia è attiva da anni (l’esordio risale al 1998 con un accordo di joint-venture), ma recentemente ha compiuto un importante passo verso il consolidamento della propria presenza grazie al passaggio in una nuova sede a Cassina de’ Pecchi, alle porte di Milano. I nuovi uffici ospitano personale di vendita, marketing e tecnici per offrire ai clienti, in particolare proprio quelli italiani, il massimo livello di servizio e assistenza. Fondata nel 1983, l’azienda è specializzata in sistemi integrati, hardware, software, progettazione custom, sistemi embedded, prodotti per automazione e supporto logistico su scala globale. Advantech sta entrando in una nuova fase di crescita: lo dimostra il progetto di ampliamento in Europa negli ultimi due anni che, dopo quelli in Francia e in Olanda (Eindhoven), vede ampliare anche la nuova sede italiana, a conferma dell’importanza del mercato europeo nelle strategie di sviluppo.

L’obiettivo dell’azienda è fornire valore insieme a una vasta comunità di partner industriali attraverso un esclusivo modello di co-creazione. Con l’apertura dei nuovi uffici in Italia, Advantech è in grado di soddisfare le crescenti richieste di servizi in Europa, supportando progetti IoT in settori quali le smart city e il manifatturiero. «Questa inaugurazione segna una svolta per Advantech – ha dichiarato Jash Bansidhar, Europe Managing Director, durante la cerimonia del taglio del nastro, insieme al Deputy Managing Director e CTIO Dirk Finstel – in cui abbiamo compiuto un ulteriore passo verso la realizzazione di città più intelligenti e impianti produttivi più efficienti in Italia». All’inaugurazione hanno presenziato anche Giuseppe Moretti, assessore del Comune di Cassina de’ Pecchi, e Robert Fang, direttore della Divisione Economica dell’Ufficio di Rappresentanza del Governo di Taipei in Italia.

Advantech punta a consolidare le partnership esistenti e a svilupparne di nuove implementando il concetto di co-creazione. L’obiettivo dell’azienda è realizzare prodotti personalizzati sulle esigenze di ciascun cliente, sviluppando con ciascuno le soluzioni più utili con le prestazioni migliori. Per farlo, l’azienda ha sviluppato le soluzioni SRP (Solution Ready Platform), con le quali può dimostrare al cliente come ottenere risultati concreti con un minimo budget. Molte aziende dispongono infatti di macchine a controllo numerico e, seguendo la strada tracciata da Industria 4.0 e Industrial IoT, cercano di digitalizzarle e connetterle tra loro; il problema è che produttori diversi hanno standard e interfacce diverse, complicando le cose. La soluzione di Advantech permette invece di aggregare in modo semplice e poco dispendioso le informazioni provenienti da tutte le macchine, indipendentemente dal costruttore, e di distribuirle nel cloud (on premise o public).

L’idea di Advantech è uniformare il flusso di informazioni attraverso l’utilizzo dei principali standard aperti disponibili sul mercato, come OPC-UA, e condividerle sulla piattaforma preferita. Aderire agli standard è fondamentale perché questo permette al cliente di scegliere di volta in volta il prodotto migliore e di non doversi preoccupare di eventuali incompatibilità. Non solo: risulta utile anche per “inserirsi” all’interno di impianti già funzionanti e parzialmente connessi, nei quali non sarebbe economicamente accettabile rifare tutto da zero. Da questo punto di vista, il mercato italiano presenta una grande potenzialità ma risulta anche frenato nel suo sviluppo: l’entità degli investimenti, unito alla scarsa visibilità futura in termini di ROE, non sono certo un incentivo, in particolare per le piccole e medie imprese. Poter contare su una soluzione come SRP, pronta per il 70% e nella quale solo il restante 30% è di adattamento e personalizzazione, consente al system integrator di svolgere un lavoro accurato senza partire ogni volta da un foglio bianco (con conseguenti tempi e costi di sviluppo). Con un piccolo investimento, quindi, è possibile avere un primo assaggio dei vantaggi ottenibili attraverso un approccio più moderno. Ma come si arriva a un simile risultato? In Advantech spiegano che il merito va a un approccio aperto: la proposta comprende hardware e software che, insieme, contribuiscono allo sviluppo di una soluzione completa. Fondamentale da questo punto di vista il lavoro congiunto con gli integratori: attraverso l’analisi della problematica del cliente finale e condividendo idee e tecnologie con chi dovrà materialmente sviluppare l’intera infrastruttura, è possibile mettere a fattor comune le migliori competenze di ciascuno per ottenere i risultati voluti in termini tecnici, economici e di tempistiche.

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a cura di Loris Cantarelli