Ecco come sbloccare i crediti d’imposta 4.0

Nel sito del GSE sono indicate le modalità precise per la procedura di compensazione dei crediti d’imposta Industria 4.0. Vi sono i moduli che vanno compilati e e siglati digitalmente e inviati via Pec. Inoltre vi sono precisazioni sull’oggetto da inserire nella Pec.

Due modelli di comunicazione per compensare i crediti d’imposta per gli investimenti del piano Transizione 4.0 e l’invio via Pec. Sono questi due aspetti fondamentali di cui le aziende dovranno tenere conto al fine di implementare correttamente la procedura di invio e successiva compensazione.

La modulistica per la compensazione dei crediti 4.0

Nello specifico, la comunicazione che è stata pubblicata ieri nel sito del GSE , dà un’altra informazione di base sulla modulistica e sulla distinzione degli investimenti per i quali è possibile sbloccare la compensazione:

  • investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (Modulo 1)
  • investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica (Modulo 2).

Le imprese interessate possono trasmettere il modulo secondo il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 24 aprile scorso. Ogni comunicazione deve essere trasmessa via Pec.

Crediti d’imposta 4.0: occhio al modello e alla firma

Secondo quanto ricorda il Sole 24 ore di oggi, “ogni comunicazione, che per gli investimenti avviati dal 30 marzo è doppia (ex ante ed ex post) è posta, come stabilito dall’articolo 6 del Dl 39/2024, quale condizione di fruibilità dei crediti e deve dunque precedere la presentazione del modello F24”.

Secondo le indicazioni date dal GSE, ogni file pdf dovrà essere firmato digitalmente con un certificato di firma elettronica qualificata in corso di validità rilasciato da una Certification Authority .

Anche l’oggetto ha la sua importanza per le compensazioni dei crediti d’imposta 4.0

Va da sé che ogni comunicazione vada spedita singolarmente tramite un indirizzo di posta elettronica certificata. Inoltre, il file pdf non dovrà essere stampato e firmato, no immagini o scansionati, ma moduli debitamente compilati e salvati in file pdf.

Il GSE va oltre entrando nel dettaglio anche della modalità di compilazione della Pec. Nulla è lasciato al caso persino l’oggetto dovrà avere una dicitura specifica. L’aggiornamento del GSE precisa: “Nel caso di comunicazione preventiva: “Comunicazionepreventiva_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”; nel caso di comunicazione di completamento: “Comunicazionedicompletamento_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”.

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a cura di Stefano Belviolandi