Attacchi ransomware: come proteggere i dati sensibili con l’Intelligenza Artificiale

Piccola guida guida-vademecum di orientamento a cura di Pavan Bedadala, Senior Director del Product Management di Commvault.

Nella continua battaglia contro le minacce ransomware, è un imperativo critico la salvaguardia dei dati personali o PII (Personally Identifiable Information), quelli cioè che comprendono informazioni private sensibili la cui compromissione può portare a gravi conseguenze legali, finanziarie e di reputazione.

Poiché gli attacchi ransomware continuano a evolversi, diventando sempre più sofisticati, la salvaguardia di questi dati rappresenta un aspetto cruciale di una strategia di protezione efficace.

Di seguto, indichiamo alcuni consigli per una piccola guida-vademecum di orientamento.

Mitigare i rischi legali e finanziari

Dopo un attacco ransomware, la divulgazione dei dati personali può esporre le organizzazioni a rischi legali e finanziari significativi. Le violazioni possono comportare multe elevate, sanzioni normative e azioni legali collettive. Per ridurre la vulnerabilità a tali responsabilità, le aziende devono identificare e proteggere i dati in modo proattivo, dimostrando il loro impegno per la protezione dei dati e della privacy.

Contrastare l’esfiltrazione dei dati

Le gang ransomware spesso minacciano di pubblicare o vendere i dati rubati per costringere le vittime a pagare un riscatto. L’identificazione e la protezione dei dati sono necessarie per individuare le risorse critiche che gli attaccanti potrebbero prendere di mira per l’esfiltrazione. Robusti controlli di accesso, valide misure di crittografia e protocolli di prevenzione della perdita di dati agiscono come deterrenti contro l’estrazione non autorizzata.

Protezione su misura, con priorità ai dati PII

Riconoscendo che non tutte le informazioni hanno lo stesso valore, le aziende dovrebbero adottare un approccio strategico alla protezione. I dati PII, vista la loro elevata vulnerabilità al furto di identità e alle frodi, richiedono un’attenzione particolare. Attraverso meticolose individuazione e categorizzazione, le imprese possono allocare risorse per proteggere i dati più sensibili e preziosi, migliorando così l’efficacia delle misure di cybersecurity complessive.

Riconoscere la necessità di una forte protezione dei dati PII è il primo passo. L’identificazione di una soluzione per realizzare questo compito è il secondo pezzo del puzzle.

Ottenendo visibilità sui rischi legati ai dati, le aziende possono facilmente identificare e classificare quelli sensibili per contribuire a mitigare le potenziali violazioni e promuovere un’efficiente collaborazione interfunzionale, dando luogo a strategie di gestione dei dati intelligenti e proattive, progettate per ridurre rischi e costi.

Il rilevamento dei dati sensibili si basa in larga misura su metodi di IA (Intelligenza Artificiale) in grado di elaborare grandi quantità di dati in modo rapido e accurato all’interno di insiemi di dati ampi e diversificati. Nel panorama digitale odierno, caratterizzato da un forte rischio ransomware, la salvaguardia dei dati PII non è solo una necessità, ma una responsabilità. Abbracciando le tecnologie intelligenti basate sull’IA e impegnandosi a creare un solido involucro di protezione dei dati sensibili, le imprese possono rafforzare le loro difese e garantire loro sicurezza e privacy.

 

— a cura di Pavan Bedadala, Senior Director del Product Management di Commvault

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a cura di Redazione