Warehouse Safeye, più sicurezza grazie alla luce

La soluzione Ubiquicom contro il rischio di collisioni tra mezzi di movimentazione in punti critici indoor.

La sicurezza sul lavoro è la condizione necessaria per assicurare al lavoratore un ambiente nel quale non ci sia il rischio di incidenti. In ambito logistico e industriale vuole dire che i mezzi di movimentazione devono potersi muovere all’interno dei magazzini e fra scaffalature senza rischi soprattutto in presenza di angoli ciechi e intersezioni. La tecnologia in questo ambito può fare la differenza.

Ne è un valido esempio la nuova soluzione di Ubiquicom, Warehouse Safeye, un sistema anticollisione basato su tecnologie di comunicazione ottica per prevenire gli incidenti all’interno dei magazzini e degli ambienti produttivi avanzati dove non sempre è possibile garantire una visibilità ottimale vicino agli incroci, attraversamenti e altri contesti in cui gli operatori hanno la necessità di essere avvisati di un possibile rischio collisione.

La tecnologia alla base di Warehouse SafEye è stata interamente sviluppata dalla divisione Ricerca & Sviluppo di Ubiquicom ed è oggetto di brevetto proprietario. Grazie all’applicazione della tecnologia a infrarossi consente di prevenire le collisioni tra mezzi di movimentazione all’interno dei magazzini e delle aree produttive, in particolare nei punti critici in cui gli operatori che guidano i mezzi di movimentazione sono esposti a un rischio maggiore di collisione con altri mezzi: le intersezioni con angoli ciechi e le zone in prossimità di macchinari che ostruiscono la visuale. Warehouse Safeye è adatto ad essere installato in diversi ambienti indoor e all’interno di infrastrutture complesse, è integrabile con sistemi di localizzazione con finalità sia di sicurezza sia di ottimizzazione di flussi di lavoro.

Meno collisioni e più sicurezza all’interno dei magazzini

Warehouse Safeye funziona per mezzo di due componenti comunicanti: il dispositivo di trasmissione e quello di ricezione. Il primo è progettato per essere posizionato sulla parte superiore dei carrelli elevatori che operano in contesti indoor e trasmettere un messaggio periodico tramite una modulazione di luce infrarossa contenente un numero di identificazione a un dispositivo di ricezione. Il secondo è concepito per essere fissato al soffitto, la sua funzione è di ricevere messaggi da più dispositivi di trasmissione, estrarne il codice di identificazione, determinane la posizione, valutare il rischio di una possibile collisione e in caso di pericolo attivare un sistema di segnalazione audio-visiva.

Lo sviluppo di Ubiquicom Warehouse Safeye è stato sostenuto anche grazie al contributo a fondo perduto a copertura del 50% del progetto a valere sul bando Tech Fast Lombardia, asse prioritario I – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, azione I.1.b.1.2 – sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca.

L’alternativa alle tecnologie radio

«Nelle aree di stoccaggio – ha spiegato Davide Renzi (nella foto in alto), Chief Technology Officer di Ubiquicom – in prossimità delle linee produttive e all’interno dei magazzini scaffalati, uno dei principali problemi per la sicurezza delle persone alla guida dei mezzi di movimentazione (ad esempio i carrelli elevatori) è legato alla scarsa visibilità disponibile in prossimità delle intersezioni. Allo scopo finora si utilizzavano tecnologie radio, basate sul fatto che carrelli, veicoli e persone indossino un dispositivo che comunica con gli altri dispositivi permettendo di capire quando due carrelli o veicoli si stanno avvicinando troppo. Ci siamo però resi conto che in alcuni contesti le tecnologie radio incontrano delle criticità quando le scaffalature sono piene e interferiscono con i segnali radio. Abbiamo così pensato a un prodotto concepito appositamente per le aree di magazzino scaffalato, un dispositivo basato sull’uso di segnali luminosi, da posizionare sul soffitto nei pressi degli incroci, in grado di capire da che direzione stanno arrivando i carrelli o i veicoli e a che distanza si trovano. È poi il dispositivo stesso a proiettare a terra un’indicazione di pericolo quando necessario, così che chi si approssima all’incrocio sappia chi sta arrivando a quell’incrocio dalle altre direzioni. Rispetto alle tecnologie radio attualmente in uso, le tecnologie ottiche uniscono affidabilità a costi ridotti e semplicità di installazione».

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a cura di Redazione