IA, in Piemonte e Val d’Aosta mercato in crescita

La tappa del roadshow di Piccola Industria e Anitec-Assinform a Torino conferma la crescita del mercato IA: 5,9 miliardi nel 2022, +1,1% sul 2021.

Nel 2022 in Piemonte il mercato dell’IA ha superato i 43 milioni di euro, con un’importante prospettiva di crescita fino 72,9 milioni di euro nel 2024. Il mercato digitale della Regione ha raggiunto i 5,9 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 1,1 % rispetto al 2021, mentre in Val D’Aosta il digitale ha toccato circa 152 milioni di euro nel 2022, con una crescita dell’1,2% rispetto al 2021. La percentuale di imprese piemontesi con almeno un livello base di digitalizzazione è cresciuta fino al 74,8% nel 2022 (+13% sul 2021) e quelle valdostane al 62% nel 2022 +2% sul 2021).

Sono questi i risultati principali della quinta tappa a Torino del ciclo di incontri “Intelligenza artificiale e PMI: esperienze da un futuro presente”, organizzato da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform, in collaborazione con il Gruppo Information Communication Technology dell’Unione Industriali di Torino e la rete dei Digital Innovation Hub, la partnership di Audi e la media partnership della rivista L’Imprenditore. Si tratta di un roadshow che nel giro di 2 anni toccherà tutte le regioni italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare le piccole imprese associate a Confindustria sulle opportunità offerte dall’IA. Sono le stesse imprese a raccontare le proprie esperienze e strategie di impiego dell’IA in azienda, grazie alla presentazione di casi concreti e al confronto diretto con i partecipanti.

L’IA al centro del dibattito

L’IA, di cui si discute da quasi 70 anni (il termine è nato alla Conferenza di Dartmouth in USA nel 1956), è oggi prepotentemente balzata al centro del dibattito politico ed economico. Big data, elevate capacità computazionali e algoritmi più performanti ne permettono un impiego diffuso, capace di incidere nella vita quotidiana di imprese e individui in maniera ancora più profonda rispetto alle innovazioni precedenti. Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, l’IA rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo dati Istat del 2021, solo il 6,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di IA, contro una media dell’8% nell’Unione Europea. In particolare, la percentuale di PMI italiane si attesta al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. Un gap da colmare, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo.

IA, in Piemonte e Val d’Aosta mercato in crescita

L’Italia recupera parzialmente nell’industria: nel 2021 la percentuale di imprese più avanzate nell’utilizzo dell’IA era superiore alla media europea (1,4% contro 1,3%). Rimane però ancora lontana dai paesi capofila: Danimarca a 5,3% e Paesi Bassi al 3%.

Per quanto riguarda il Nord-Ovest, la percentuale di imprese che utilizza almeno una delle tecnologie di IA considerate  dall’Istat si attesta  al 5,78% con un valore leggermente inferiore alla media italiana. Le imprese piemontesi con almeno un livello base di digitalizzazione sono il 74,8% nel 2022 rispetto al 61,8% del 2021, con un incremento di 13 punti percentuali. Mentre quelle valdostane sono, invece, il 62% nel 2022 rispetto al 60% del 2021, con una crescita di 2 punti percentuali.

IA, in Piemonte e Val d’Aosta mercato in crescita

Secondo Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, in Italia per il mercato dell’IA è stimato nel 2022 un volume di circa 422 milioni di euro (+21,9%) e, tra il 2022 e il 2025, è previsto che l’IA raggiunga i 700 milioni nel 2025 con un tasso di crescita medio annuo del 22% (v. immagine in alto, dal Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022” v.2).

L’IA – insieme ad altri abilitatori del mercato (Digital Enabler) come ad esempio Cybersecurity, Big Data e Cloud – sarà un elemento di traino straordinario per lo sviluppo del mercato digitale italiano. Nonostante le prospettive positive, in Italia il mercato dell’IA resta meno sviluppato rispetto agli altri Paesi più industrializzati: per questo è fondamentale avere una visione strategica che consenta di accelerare e potenziare gli investimenti delle imprese, rafforzare le competenze digitali dalla scuola al mondo del lavoro e acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza delle potenzialità dell’IA.

Analizzando i dati regionali si evidenzia come nel 2022 il mercato dell’IA in Piemonte abbia superato i 43 milioni di euro, con un’importante prospettiva di crescita del +67,2% nel biennio 2022-2024, anno in cui arriverà a toccare i 72,9 milioni di euro. Se guardiamo al mercato digitale nel suo complesso nel 2022 il Piemonte raggiunge i 5,9 miliardi di euro nel 2022, con una crescita del 1,1 % rispetto al 2021. Per quanto riguarda la Val d’Aosta il mercato digitale nel 2022 ha toccato circa 152 milioni di euro, con una crescita dell’1,2% rispetto al 2021. (Fonte: Rapporto Anitec-Assinform “Il Digitale in Italia 2022”).

IA, in Piemonte e Val d’Aosta mercato in crescita

«Negli ultimi 5 mesi – ha sottolineato Giovanni Baroni, presidente Piccola Industria Confindustria – abbiamo percorso la Penisola per incontrare le imprese e mettere al centro il grande tema della transizione digitale. Non abbiamo voluto farlo solamente con i numeri, ma soprattutto con le esperienze e le testimonianze degli imprenditori, perché l’IA non è un concetto teorico, ma una realtà concreta che investe quotidianamente l’esistenza di ciascuno di noi. È arrivato il momento di capire come utilizzarla e regolamentarla al meglio per poterne sfruttare appieno le opportunità mitigandone i rischi. Non dobbiamo dimenticare che le tecnologie non si contano, ma si pesano. Un’azienda digitalizzata non è un’impresa che ha introdotto più tecnologie di un’altra, ma quella che ha saputo scegliere le soluzioni digitali più adatte per il proprio personale contesto e che è in grado di estrarre valore dalla loro sinergia. Per capire quali scegliere e come utilizzarle al meglio, servono le competenze, ed è fondamentale la formazione, dentro e fuori l’impresa. La trasformazione digitale, quindi, non esclude la persona, ma anzi la conferma al centro del processo come attore in grado di guidarlo e governarlo».

IA, in Piemonte e Val d’Aosta mercato in crescita

«È un piacere per me – ha affermato il presidente Marco Gaypoter rappresentare nella mia duplice veste di presidente di Anitec-Assinform e Confindustria Piemonte il settore del digitale e l’industria della nostra regione. Momenti come questi mostrano la forza e la capacità del nostro sistema di essere a fianco delle imprese soprattutto nei momenti di forte trasformazione come quello che stiamo attraversando. L’IA sta rivoluzionando il modo in cui le aziende operano, con un impatto significativo proprio sulle PMI. Innovare è una priorità assoluta, puntando sulle nuove tecnologie digitali a partire dall’IA che sono oggi già accessibili e che possono aumentare significativamente produttività e competitività. Qui in Piemonte abbiamo una solida tradizione nell’industria dell’automotive, della manifattura, dell’informatica e dell’elettronica e un ecosistema imprenditoriale dinamico. E anche grazie alla presenza di un sistema universitario di altissimo livello offre un ambiente favorevole per sfruttare il potenziale dell’IA per promuovere la competitività e la crescita delle nostre PMI. È il momento di rafforzare le collaborazioni e le sinergie, anche sfruttando al meglio le risorse del PNRR, mettendo insieme tutti gli attori pubblici e privati nel nostro territorio e guardare al digitale come un alleato prezioso e imprescindibile per la crescita del sistema industriale e il ruolo già da protagonista nelle filiere nazionali e internazionali in diversi mercati». 

«Incontri come quello di oggi – ha commentato Alberto Biraghi, presidente della Piccola Industria di Confindustria Piemonte – sono fondamentali per far comprendere agli imprenditori delle nostre PMI che l’IA è alla loro portata e che può essere applicata in molte realtà industriali locali, determinando maggiore efficienza e minori costi. Si tratta di un passaggio quasi obbligato, che impone una nostra riflessione su un adeguamento necessario delle competenze dei nostri collaboratori».

«Il mercato del digitale in Valle d’Aosta – ha evidenziato Elena Vittaz, presidente della Piccola Industria di Confindustria Valle d’Aosta – vale oltre 150 milioni di euro, è un dato in forte crescita, anche se siamo sotto la media nazione per quanto attiene all’indice Desi (Digital Economy & Society Index), che misura l’impatto complessivo del settore sull’economia regionale. Soprattutto per le Pmi è quindi necessaria un’accelerazione, per cogliere al meglio anche le opportunità legate all’IA. Tutto questo però non può prescindere dalla rete: ad oggi sono infatti appena 23 i cantieri ultimati del programma per la Banda Ultra Larga, e altri 44 sono in fase di esecuzione e collaudo».

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a cura di Redazione