Omron, ecco 2512 sensori di prossimità E2E Next

Dotati di funzionalità IoT per manutenzione predittiva e miglioramento della gestione degli impianti, grazie alla prevenzione delle interruzioni e dei tempi di fermo.

Dotati di funzionalità IoT per manutenzione predittiva e miglioramento della gestione degli impianti, grazie alla prevenzione delle interruzioni e dei tempi di fermo.

Omron ha lanciato un totale di 2512 nuovi modelli dei suoi sensori di prossimità CC serie E2E Next a 3 fili, che vantano le distanze di rilevamento più lunghe al mondo (in base a uno studio Omron del dicembre 2018) e dotati delle nuove funzionalità IoT. Questi sensori riducono fino a un terzo (in base allo stesso studio) i rischi dovuti a improvvise interruzioni dell’impianto. Sono, inoltre, in grado di rilevare i segnali di tali interruzioni e inviare una notifica agli utenti via rete. Contribuiscono a migliorare la gestione dell’impianto, evitandone impreviste interruzioni e riducendo i tempi di fermo.

Nei siti di produzione le interruzioni impreviste degli impianti rappresentano un notevole problema di gestione, collegato direttamente alla perdita di opportunità di produzione. Per ridurre al minimo i tempi di fermo, i produttori devono procurarsi personale addetto alla manutenzione in loco per gestire i guasti imprevisti. I produttori sono alla ricerca di modi per utilizzare dispositivi intelligenti e IoT al fine di mantenere e migliorare la gestione degli impianti senza affidarsi all’esperienza o all’abilità umana.

I sensori di prossimità attualmente disponibili presentano notoriamente distanze di rilevamento brevi, e questo non senza alcuni rischi. Ad esempio, la vibrazione dell’apparecchiatura può far sì che il corpo del sensore si allontani troppo dall’oggetto da rilevare o che, al contrario, venga a contatto con esso. Omron ha stimato a dicembre 2018 che, incidenti di questo tipo, causano circa il 20% delle interruzioni degli impianti.

I sensori di prossimità della serie E2E Next (modelli CC a 3 fili) sono equipaggiati con il controllo termico della distanza 2 di Omron e le tecnologie dei circuiti ibridi Prox3, che consentono distanze di rilevamento almeno due volte superiori rispetto a quelle dei modelli precedenti (a 2 fili), e che riducono fino a un terzo i rischi di tali interruzioni agli impianti. Le distanze tra i corpi dei sensori e gli oggetti da rilevare sono costantemente monitorate, e gli utenti ricevono una notifica tramite comunicazione IO-Link se esse diventano eccessive o insufficienti. Ciò permette all’utente di identificare i segnali che indicano improvvise interruzioni dell’impianto, cosa che a sua volta consente una manutenzione efficace; tutto questo rende possibile una gestione stabile dell’impianto senza dover per forza dipendere dall’esperienza e dall’abilità del personale addetto alla manutenzione.

Omron ha definito un concetto denominato “innovative-Automation”, composto da tre tipi di innovazioni o “i-Automation”, ossia soluzioni “integrate” (evoluzione del controllo), “intelligenti” (sviluppo dell’intelligenza per mezzo dell’ICT) e “interattive” (nuova armonizzazione tra esseri umani e macchine). Lo scopo di Omron è aumentare notevolmente la produttività e la qualità nei siti di produzione. A tal fine, Omron continuerà ad ampliare la propria gamma di dispositivi di controllo abilitati IoT, e con l’aiuto dei propri clienti, velocizzerà l’elemento “intelligente” (ossia rendere più intelligente la produzione) nei siti di produzione, che è fondamentale nell’attuazione del concetto “innovative-Automation”.

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a cura di Loris Cantarelli