Il fotovoltaico che taglia la bolletta delle aziende

Con Coesa l’energia passa da costo a risorsa per le imprese.

Il profilo è quello della tipica azienda dell’indotto automotive torinese: un centinaio di dipendenti, una clientela che dall’Italia si sposta sempre di più sui mercati stranieri e una bolletta energetica che cresce in maniera preoccupante, erodendo una marginalità già intaccata dall’aumento delle materie prime.

Sono imprese come queste a rivolgersi sempre più frequentemente a Coesa per cercare nelle energie rinnovabili un sollievo dalle oscillazioni incontrollabili del costo dell’energia.

«Molti credono che il fotovoltaico vada bene solo per il tetto di casa – sottolinea Federico Sandrone, amministratore delegato e cofondatore di Coesa – per accendere l’asciugatrice senza gonfiare la bolletta, ma invece è proprio nel settore industriale che le rinnovabili possono acquisire una valenza strategica. In questo contesto installare un impianto fotovoltaico permetterebbe di trasformare l’energia da costo in risorsa. Ovviamente parliamo di un mix che non sostituisce in toto le fonti fossili ma può contribuire a stabilizzare le variazioni e regalare una nuova prospettiva a molte aziende».

Nel caso dell’azienda automotive i consumi annuali di energia elettrica superano i 2 GWh, ben oltre la soglia che contraddistingue le imprese energivore. Il progetto Coesa prevede di sfruttare i 6000 mq disponibili sul tetto degli impianti produttivi per installare un impianto fotovoltaico da 1000 kW, con un investimento di circa 1 milione di euro. Risultato: una bolletta tagliata del 50%, con un payback di soli 5 anni.

Coesa opera come general contractor per l’efficientamento energetico, con una gamma di servizi che vanno dall’audit energetico alle pratiche per ottenere fondi e incentivi fiscali, fino alla realizzazione chiavi in mano dell’intervento. Con l’aggiunta di una formula particolarmente vantaggiosa per le aziende, che possono scegliere di ospitare un impianto fotovoltaico realizzato e gestito a proprie spese da Coesa, iniziando da subito a sfruttare una fornitura di energia a prezzo ridotto, riscattando però i pannelli solo dopo diversi anni.

 

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a cura di Redazione