Schunk, nuovi moduli magnetici EMH per una presa sicura e invisibile

I moduli magnetici elettropermanenti EMH di SCHUNK manipolano componenti ferromagnetici in modo affidabile per lunghi intervalli senza lasciare tracce.

I moduli magnetici elettropermanenti EMH di SCHUNK manipolano componenti ferromagnetici in modo affidabile per lunghi intervalli senza lasciare tracce. Ancora poco conosciute, queste pinze magnetiche uniscono infatti i punti di forza della tecnologia magnetica con i vantaggi della tecnologia a 24 V. Il sistema elettronico completamente integrato nel modulo di presa viene azionato con estrema facilità tramite I/O digitale, eliminando così componenti aggiuntivi nel quadro elettrico e il sistema di controllo esterno. Grazie a ciò il cablaggio e lo sforzo di messa in servizio vengono ridotti al minimo, oltre a ottenere un vero e proprio risparmio sui costi.
Da anni, ormai, i moduli magnetici sono utilizzati con successo in particolare nell’industria automobilistica, nel settore aerospaziale e della macchina utensile per la presa di componenti ferromagnetici e minuteria.

 

I moduli magnetici EMH garantiscono una manipolazione flessibile in ogni posizione

Dal design compatto e con tempi di ciclo brevi, SCHUNK sta ampliando il suo portfolio di moduli magnetici con due nuove varianti che si aggiungono all’EMH-RP a polo singolo:

  • l’EMH-DP a due poli
  • l’EMH-MP a quattro poli.

Compatti ed economici, possono essere integrati in svariate applicazioni robotiche, anche se ogni variante presenta particolari punti di forza.

 

moduli magnetici elettropermanenti EMH
La forza di presa può essere regolata in quattro fasi consentendo anche la separazione di lamine sottili impilate. Foto: SCHUNK

Mentre L’EMH-RP unipolare può afferrare sia componenti piatti che circolari, con uguale affidabilità e ripetibilità, l’EMH-MP, dotato di un polo quadro, è perfetto per la manipolazione di lamine: la regolazione digitale della forza di presa su quattro livelli consente, infatti, di separare anche lamine di acciaio impilate molto sottili.

L’EMH-DP a due poli è invece adatto nel bin picking, quando i pezzi si presentano in ordine sparso. Grazie ai suoi lati magnetici può afferrare anche piccoli componenti che rimangono nello spazio ristretto che si crea tra la pinza stessa e la parete del contenitore. I moduli possono essere poi ampliati tramite estensioni standard. Questo aspetto, insieme al fatto che la presa magnetica si effettua generalmente dall’alto, rende questa soluzione particolarmente interessante per il settore dell’E-mobility, dove le celle di batterie spesso devono essere ravvicinate per riempire i pacchi batteria o i vassoi.

 

Con i moduli magnetici EMH presa sicura anche in caso di stop di emergenza

I moduli magnetici EMH, disponibili in quattro diverse dimensioni, coprono un’ampia gamma di pesi dei pezzi, da 3,5 kg fino a 175 kg garantendo una presa sicura anche in caso di stop di emergenza.
Il funzionamento delle pinze si basa infatti su una combinazione di magneti elettropermanenti che mantiene il flusso magnetico anche quando disattivata. Basta solo un breve impulso di corrente elettrica per attivare e disattivare il sistema, il che significa che la forza di presa non viene influenzata anche in caso di interruzione di corrente.

 

Efficienza energetica con i nuovi moduli magnetici EMH

I moduli magnetici EMH sono anche un vero plus in termini di efficienza, alimentati da un’elettronica a 24 V integrata direttamente nella pinza, e facili da collegare. Un display a LED indica inoltre la presenza del pezzo all’operatore a cui viene anche segnalato lo stato di magnetizzazione.

Ingegneri esperti sono disponibili presso i centri applicativi CoLab di SCHUNK per testare e convalidare l’applicazione.

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a cura di Maria Bonaria Mereu