Con Data Wizard, l’interconnessione di macchinari è realtà

Interconnessione e controllo macchine diventano realtà con la soluzione Data Wizard di Schneider Electric. Dall’imballaggio ai settori energivori, tante i casi applicativi già in opera

Il tema dell’interconnessione di macchinari e sistemi all’interno delle aziende è quanto mai attuale e strettamente legato al concetto di una moderna competitività. Il vantaggio è di ottenere un maggiore controllo dell’intero processo, attraverso lo scambio continuo di dati e informazioni tra le parti che lo compongono. L’interazione tra i diversi dispositivi consente quindi di ottimizzare i tempi di fermo e di manutenzione, e conseguentemente di ridurre i costi complessivi. A migliorare, in definitiva, è la capacità competitiva dell’azienda.

Interconnessione: l’idea smart chiamata Data Wizard

Servono però soluzioni capaci di adattarsi all’esistente. Capaci di rendere “smart” – ovvero “intelligenti” – processi e tecnologie aziendali già presenti e funzionanti. Per rispondere a queste esigenze, Schneider Electric ha ideato una soluzione semplice ma innovativa che rende realtà l’interconnessione di tutte le macchine di un processo produttivo.
Si chiama Data Wizard ed è in grado di garantire una serie di vantaggi:

– controllo centralizzato della macchina e dei suoi stati

– verifica e analisi dei tempi di fermo macchina

– verifica e analisi delle performance di produzione.

data wizard schermata interconnessione
Data Wizard interconnette in modo semplice i reparti di produzione al sistema gestionale e permette alle aziende di ottimizzare la produzione e abbassare costi e impatto ambientale

Come funziona Data Wizard: grazie ai segnali dai quadri elettrici

Come funziona in concreto la soluzione smart di Schneider Electric? «Data Wizard – spiega Gianluca Meduri, Marketing Manager Field Services dell’azienda – è in grado di intercettare alcuni segnali significativi provenienti dai quadri elettrici». Permette lo scambio di informazioni per produrre in modo efficiente e sostenibile. In sostanza «agevola questo processo, interconnettendo in modo semplice i reparti di produzione al sistema gestionale e permettendo alle aziende di ottimizzare la produzione e abbassare costi e impatto ambientale». Il tutto senza dovere necessariamente innovare processi e tecnologie.
Ne sono state ideate tre versioni:

Plus, per la condivisione dei dati con i sistemi informativi aziendali

Prime, per la visualizzazione dei dati in cloud e tramite realtà aumentata (AR)

Ultra, per la raccolta di dati energetici e ambientali grazie a sensori wireless.

Nello specifico, Data Wizard Plus è dotata di interfaccia operatore consultabile in locale o tramite dispositivi mobili all’interno dell’azienda, e permette di interconnettere le macchine esistenti a software gestionali. La soluzione Prime integra la realtà aumentata per facilitare tutte le operazioni di normale utilizzo della macchina e per agevolare gli interventi manutentivi e dashboard di immediata consultazione sia locali che cloud based. Mentre Data Wizard Ultra aggiunge alle precedenti soluzioni la capacità di raccogliere segnali da sensori smart quali temperatura, umidità e misura dei consumi energetici.

Data Wizard, interconnessione nell’imballaggio farmaceutico

Un esempio applicativo di Data Wizard arriva dal mondo farmaceutico. Un’azienda del settore ha scelto la versione Ultra per realizzare l’interconnessione delle linee produttive di imballaggio al software aziendale. A livello di linea Data Wizard raccoglie e aggrega i segnali provenienti dalle singole macchine, dai più semplici sullo stato di funzionamento ai più complessi dovuti a eventi critici. Tali dati sono poi utilizzati dal software principale per calcolare l’efficacia totale dell’impianto – il cosiddetto OEE (Overall Equipment Effectiveness).
Oltre alle linee dell’imballaggio, Data Wizard può essere applicato a qualsiasi parte del ciclo di produzione: dalla gestione della materia prima al fine linea, passando per le fasi intermedie di lavorazione e, appunto, di confezionamento.
Un ulteriore step a cui l’azienda farmaceutica sta pensando è l’implementazione anche della realtà aumentata. In questo caso «i dati raccolti sono trasformati in punti di interesse rilevati e visualizzati con applicazioni di AR su tablet o smartphone degli operatori. I dati poi ottenuti via Data Wizard si integrano e sono arricchiti da materiale e informazioni provenienti da altri sistemi e fonti – documentazioni, guide, video, procedure, ecc.».

Con Data Wizard i consumi energetici sono sotto controllo

Il ricorso a Data Wizard, in sostanza, rende tracciabile l’intero processo produttivo, permettendo un corretto monitoraggio dei KPI – indicatori chiave di prestazione – degli impianti e ottimizzandone rese e costi anche grazie alla misurazione dei consumi.
Proprio il monitoraggio dei dispendi energetici rende questa tecnologia ideale per i settori energivori o anche solo per l’uso su linee produttive o singole macchine in cui il consumo di energia è particolarmente elevato. La stessa Schneider Electric nella propria sede di Stezzano (BG) sta applicando Data Wizard alle presse della linea di produzione di spine e prese industriali. L’obiettivo è monitorare i consumi e connettere i macchinari al proprio sistema informatizzato.

Gli incentivi fiscali di Transizione 4.0

I benefici dell’interconnessione diventano accessibili per tutte le aziende grazie agli incentivi fiscali. Il piano nazionale Transizione 4.0 mette a disposizione delle imprese agevolazioni fiscali per investire in innovazione e Data Wizard vi rientra appieno.
Anche nella sua configurazione classica consente di usufruire dei crediti di imposta del 50% previsti dal piano, oltre a un ulteriore incentivo previsto per i costi del personale impiegato nel processo di innovazione.
Non solo, se utilizzato su macchine esistenti che, una volta interconnesse, soddisfino i requisiti previsti dal piano – conosciuti come 5+2 requisiti –, Data Wizard permette anche ad esse di beneficiare del credito d’imposta nei termini previsti dalla normativa.

Scarica la brochure dedicata a Data Wizard

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a cura di Maria Bonaria Mereu