Bonus Export Digitale Plus: contributi per l’internazionalizzazione delle Pmi

Nuovi contributi a fondo perduto per le piccole imprese italiane del settore manifatturiero. L’incentivo mira a favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane ed è erogato su richiesta tramite il portale Invitalia.

Per il Bonus Export Digitale Plus è tempo di novità. Fa sapere Ucimu che sono stanziati nuovi contributi a fondo perduto per le piccole imprese italiane del settore manifatturiero. Lo sportello per la domanda  è aperto ed è promosso da MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e Agenzia ICE. L’incentivo mira a favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane ed è erogato su richiesta tramite il portale Invitalia.

I contributi dello sportello

Allo sportello possono accedere ai contributi in conto capitale le micro e piccole imprese manifatturiere con sede in Italia, anche aggregate in reti o consorzi.

Sono concessi 10.000 euro per micro e piccole imprese italiane manifatturiere su una spesa di 12.500 euro (al netto IVA) e 22.500 euro per reti e consorzi, su una spesa di almeno 25.000 euro (al netto IVA). Il contributo viene erogato in unica soluzione dopo la rendicontazione delle spese sostenute.

I beneficiari che avevano già ottenuto l’agevolazione a valere sulla precedente misura “Bonus per l’Export Digitale” possono richiedere il contributo solo se hanno completato l’iter e rendicontato nei termini.

Le spese ammissibili

Sono ammissibili le sole spese per soluzioni digitali finalizzate all’export descritte nell’articolo 5 del Bando, ovvero spese inerenti la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o App mobile, servizi accessori all’e-commerce e strategie di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, attività di digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione e servizi di CMS, servizi di consulenza, iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software-as-a-Service), upgrade delle dotazioni di hardware.

Non sono ammissibili le spese per acquisto generico di hardware, quelle per imposte, tasse e oneri sociali / spese legali e notarili / attività amministrative, quelle aziendali o commerciali / costi diretti per acquisizione o registrazione e tutela della proprietà intellettuale.

Le domande potranno essere presentate allo sportello gestito da Invitalia fino al 12 aprile 2024, termine ultimo per la presentazione della domanda accedendo all’area riservata del portale Invitalia per compilare online l’istanza (servono SPID, firma digitale e PEC). Il fac-simile del Modulo di domanda Imprese è a questo link, il fac-simile del Modulo di domanda Reti e consorzi è a questo link.

Secondo quanto riporta anche Ucimu, le domande di iscrizione all’elenco delle società fornitrici devono essere trasmesse entro il 30 settembre 2024. La vetrina sarà consultabile esclusivamente dai beneficiari del contributo.

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a cura di Redazione