Nidec ASI continua a puntare all’Oil & Gas

In corso d’opera la messa in servizio di motori per l’efficientamento dell’estrazione di petrolio nel più grande giacimento in Iraq: nel primo segnale di ripresa del settore petrolchimico, si potrà possibile aumentare la quantità di greggio estratta limitandone l’impatto ambientale.

In corso d’opera la messa in servizio di motori per l’efficientamento dell’estrazione di petrolio nel più grande giacimento in Iraq: nel primo segnale di ripresa del settore petrolchimico, si potrà possibile aumentare la quantità di greggio estratta limitandone l’impatto ambientale.

Nidec ASI, parte della Divisione Energy & Infrastructure del gruppo Nidec e tra i Gruppi impegnati rispetto alla ripartenza economica in un’ottica di maggiore sostenibilità, si è affermato negli anni quale player tecnologico alla guida della trasformazione del settore energetico e in particolare del comparto petrolchimico. Per questo è stata scelta da Sulzer, ai vertici globali nell’ingegneria dei fluidi, per la fornitura di tecnologie all’avanguardia, interamente prodotte in Italia, in grado di efficientare l’intero processo di estrazione di petrolio greggio nel giacimento di Rumalia, in Iraq, ottimizzando l’estrazione di materia prima e il consumo di energia nel deposito. Nidec ASI si è aggiudicata la commessa a novembre 2018, mentre a luglio 2021 è iniziata la fase di commissioning.  

Il progetto, che rappresenta un primo segnale di ripresa del settore petrolchimico, ha l’obiettivo di incrementare la quantità di petrolio greggio estratto nel giacimento di Rumalia, mediante l’aggiunta di pompe di iniezione d’acqua alimentate da 15 motori a induzione progettati su misura nello stabilimento Nidec ASI a Monfalcone (GO), centro d’eccellenza per questo tipo di realizzazioni. I motori, dotati di specifiche tecniche uniche e avanzate, rispondono alle esigenze di un progetto complesso e innovativo come quello che vede il giacimento di Rumaila protagonista, ovvero ridurre contemporaneamente lo spreco della risorsa e i costi operativi per tutta la durata del processo di estrazione, massimizzando la capacità estrattiva dell’impianto, sempre all’insegna della massima sicurezza e affidabilità.

Questa sofisticata e innovativa tecnologia consente infatti a ciascuna pompa di iniettare più di 500 mc di acqua all’ora a circa 200 bar nel pozzo per estrarre il petrolio depositato sul fondo della faglia, aumentando significativamente il recupero della materia prima

Nidec ASI, da sempre attenta alle esigenze dei clienti, ha realizzato la tecnologia anche in un’ottica di risparmio energetico. Infatti, i nuovi motori a induzione consentono di ridurre considerevolmente l’assorbimento elettrico per ciascuna pompa, permettendo di diminuire il consumo di energia, ottimizzando il funzionamento dell’impianto e riducendone l’impatto ambientale.

«Siamo entusiasti di aver messo al servizio di Sulzer il nostro know-how nel settore Oil & Gas e le nostre capacità di sviluppare soluzioni su misura – ha dichiarato Dominique Llonch, CEO di Nidec ASI e presidente di Nidec Industrial Solutions – per supportare il progetto di Rumaila con le più avanzate tecnologie in grado di ottimizzare il processo di estrazione del petrolio e ridurre l’impatto ambientale del giacimento. Da sempre ci impegniamo a livello internazionale per trasformare gli impianti e renderli efficienti, riducendo il consumo di energia e risparmiando risorse attraverso l’introduzione di tecnologie che vengono integrate a quelle già esistenti, dialogando con esse in modo efficace e sicuro. Nel contesto di ripartenza del settore petrolchimico che questa commessa testimonia, auspichiamo che queste innovazioni vengano introdotte presto in molti altri giacimenti per migliorare i processi estrattivi in ottica sempre più sostenibile e green».

Questo ulteriore progetto conferma l’eccellenza di Nidec ASI nella realizzazione di motori elettrici, da sempre uno dei comparti più strategici per l’azienda. Il progetto arricchisce il rilevante track record del Gruppo nell’Oil & Gas, insieme alla recente commessa da diversi milioni di euro per la fornitura di VFDS (Variable Frequency Drives Systems) e di motori per il progetto Arctic LNG 2 sviluppato da Novatek, che sono andati a comporre gli impianti di Liquefazione di Gas Naturale nella Russia artica e alle nuove commesse per il Medio Oriente.

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a cura di Loris Cantarelli