t.fabrica, la piattaforma software scalare e modulare per l’innovazione digitale

Le PMI sono la chiave della competitività del nostro Paese, devono agire in un mercato sempre più globale e per farlo si devono dotare di strumenti tecnologici e organizzarsi in filiere produttive che aumentino competitività ed efficienza.

Per gestire in maniera integrata ed efficiente qualunque processo produttivo occorrono collegamenti diretti con le macchine per raccogliere dati, controllare le fasi di produzione, gestirne le risorse, tracciare il prodotto e lo stato degli impianti con le informazioni che arrivano in tempo reale agli uffici che hanno una visione completa dell’avanzamento. L’attività di Techsol (Piacenza) è proprio quella di fornire software MES, sistemi informatizzati per gestire e controllare la funzione produttiva nell’industria manifatturiera, ma si occupa anche di consulenze sui moderni processi produttivi capaci di rendere l’impresa più agile, efficiente e adattabile. TiQ (Milano) lavora nello stesso ambito di Techsol, ma è più focalizzata sul tema dell’ottimizzazione della catena di fornitura, per indirizzare quindi al meglio le esigenze di pianificazione e schedulazione della produzione. Le due aziende hanno avuto occasione in passato di lavorare in modo complementare su progetti comuni e hanno deciso di unire le forze per integrare le applicazioni di t.fabrica, la soluzione di Techsol, strutturata per la gestione di tutto il ciclo di sviluppo: ingresso merci, produzione, spedizione, supporto post vendita, con competenze sia legate alla conoscenza “manageriale” dei processi e di come gestirli al meglio sia legata alle soluzioni tecnologiche che meglio gestiscono i singoli processi.

Il software t.fabrica, una roadmap per l’innovazione
t.fabrica è la soluzione software scalare e modulare che Techsol e TiQ propongono per l’innovazione digitale della fabbrica. Le sfide che una PMI deve oggi affrontare per rimanere competitiva sul mercato sono molteplici come non mai; tutte sono ormai inserite in filiere molto complesse. Il problema della digitalizzazione infatti è molto sentito specialmente in tempi di pandemia ma, come sottolinea l’Amministratore Delegato di Techsol, Michele Ugatti, «le carenze culturali sono ancora forti. Rileviamo una certa difficoltà per le PMI nello strutturarsi su tutti i processi con figure specializzate, come invece possono fare le aziende di maggiori dimensioni. Noi vogliamo innanzitutto colmare questo divario organizzativo e gettare le basi per diventare veri partner, focalizzati su fornitura e produzione ma con una visione globale sui processi aziendali. Tutto questo aiuta la piccola e media impresa nel munirsi degli strumenti giusti: non soltanto soluzioni software, ma una vera e propria consulenza manageriale per potere suggerire le modalità necessarie per trasformare e aggiornare i propri processi. Siamo certi che i limiti di una piccola azienda saranno mitigati dalla collaborazione con un partner che ha una visione più orizzontale. Il fornitore ha quindi un ruolo importante per la trasformazione digitale dell’azienda stessa».

La parola d’ordine è integrazione
Una volta i processi aziendali erano ben distinti, oggi sono molto più connessi tra loro. Per adeguarsi a un’integrazione sempre più profonda, software e prodotti devono a loro volta essere integrati perfettamente per funzionare al meglio: questa è un’operazione che, lasciata all’utente, è sicuramente onerosa e dai risultati non certi. Il fattore organizzativo è il principio cardine da cui dipendono tanti altri aspetti. «È importante che l’azienda sia consapevole che tutto inizia dalla trasformazione dei processi – conferma Ugatti – Le nostre soluzioni permettono alle aziende di affidarsi a noi per l’integrazione, non devono più farsene carico: le competenze congiunte di Techsol e TiQ permettono di disporre di un’offerta completa e modulare, posizionabile nelle diverse fasi di adozione del processo di digitalizzazione della produzione».
Lo scenario industriale stava già cambiando prima del Covid-19, ma oggi è evidente come tutti i flussi produttivi siano sotto stress con la filiera in sofferenza in molti passaggi. L’imperativo è quindi aumentare le connessioni tra il mondo dell’officina (OT) e quello della gestione (IT) come precisa Alessandro Lenardon, Amministratore Delegato di TiQ: «Le nostre soluzioni si sposano perfettamente con questo contesto messo a dura prova dalla pandemia. L’utilizzo di sistemi cloud permette una gestione flessibile e immediata, proprio nelle situazioni che moltissime aziende hanno dovuto fronteggiare: migliorare l’IoT, l’acquisizione dei dati, attivare un’elaborazione strutturata lungo l’intero processo produttivo. La digitalizzazione serve anche per fare in modo che tante attività che avvengono in officina siano monitorabili e prevedibili anche in situazioni difficili e da remoto. In questo momento c’è grande incertezza, ma i fatti hanno già dimostrato che il tipo di azioni di cui sopra portano valore in azienda; è necessario adottarle per diventare più competitivi ed efficienti. Chi abbraccerà il cambiamento e farà trasformazione rimarrà sul mercato anche nel prossimo futuro».

Innovare la supply chain per essere più competitivi con il software
Un sistema informativo automatizzato ben organizzato può supportare adeguatamente anche gli approvvigionamenti: valutazione dei fabbisogni, anche economico-finanziari, pianificazione degli acquisti e delle consegne, scelte di mercato, richieste di preventivi, bilanciamento di esigenze e così via. L’evoluzione delle soluzioni di Techsol e TiQ va verso azioni legate a tecnologie intelligenti, tipicamente l’apprendimento automatico per cui, grazie a IoT e cloud, una macchina industriale ha l’abilità di apprendere dai dati in maniera autonoma, senza istruzioni esplicite: «Ci stiamo orientando sul monitoraggio in tempo reale del processo – conclude Lenardon – perché è ormai chiaro che qualità del processo significa efficienza, e un’efficienza elevata dei processi e quindi tecnologie sempre più legate alla raccolta dei dati sono necessarie per potere attuare politiche di intelligenza artificiale. Anche dal lato della supply chain, oggi ancora per lo più basata su logiche di tipo euristico, il passaggio in avanti che stiamo introducendo si traduce in azioni da compiere secondo logiche apprese giorno per giorno, durante l’utilizzo: siamo certi che questo approccio intelligente può portare molto valore all’utente».

calendar_month

a cura di Maria Bonaria Mereu