CPM protagonista nel nuovo (raddoppiato) stabilimento Lamborghini

L’azienda torinese firma il raddoppio della sede di Sant’Agata Bolognese.

L’azienda torinese firma il raddoppio della sede di Sant’Agata Bolognese.

Il nuovo SUV Urus è un progetto strategico per il futuro di Lamborghini finalizzato al raggiungimento delle 7 mila unità, in pratica il raddoppio della produzione annuale. Partner tecnologico per la progettazione e realizzazione delle linee produttive turn-key (chiavi in mano) l’azienda CPM, fondata nel 1967 a Beinasco (TO) da Gianfranco Bellezza e oggi guidata dal figlio Massimo.

La società italiana del gruppo Dürr ha affiancato i progettisti Lamborghini nello sviluppo delle linee di trasporto, montaggio, carrozzatura e dei test finali della vettura. Nel ruolo di General Contractor, con l’obiettivo di ottimizzare e integrare impianti, tecnologie e processi del cosiddetto “Assembly Shop” (Fabbricato di Montaggio), CPM ha rivoluzionato lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese, dotando gli attuali 150 mila mq di tecnologie di ultima generazione con un layout produttivo particolarmente innovativo. Ogni area è progettata per essere gestita con la massima flessibilità.

Le più avanzate tecnologie del settore, tra cui ganci elevabili e girevoli per il sollevamento, il trasporto e l’assemblaggio delle vetture, sono solo alcune delle soluzioni che garantiscono la massima ergonomia nelle stazioni di lavoro, in linea con il lean manufacturing e con un modello di Fabbrica 4.0 che ha ben poco in comune con i vecchi impianti del secolo scorso.
A Sant’Agata Bolognese, CPM ha inoltre introdotto ben 3 nuovi modelli di AGV (Automatic Guided Vehicle), sviluppati appositamente per Urus.

Una soluzione che garantisce un altissimo grado di flessibilità, grazie alla possibilità di modificare velocemente la linea di produzione evitando grossi impatti strutturali. In sintonia con i nuovi scenari di mercato o variate esigenze produttive, in futuro con semplici adattamenti le stesse linee potranno essere utilizzate per costruire nuovi modelli con un risparmio significativo su tempi e costi di produzione. Le tecnologie di CPM rispettano le più restrittive norme in tema di ergonomia, agevolando il lavoro degli operatori in diversi punti delle linee.

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a cura di Loris Cantarelli