Per beanTech, l’AI non è una moda, ma valore reale: in fiera SPS Italia 2025 la società mostra applicazioni già operative e strategie per affrontare la digitalizzazione industriale con metodo e competenza.
A SPS Italia 2025, beanTech si presenta con una visione chiara e una proposta concreta: portare l’Intelligenza Artificiale (AI) nel cuore dei processi industriali, trasformandola da semplice tecnologia emergente a vero fattore abilitante di produttività, efficienza e qualità.
«Abbiamo costruito la nostra offerta in oltre 25 anni di esperienza nel manifatturiero» racconta Fabiano Benedetti, CEO e President della società, «grazie anche a collaborazioni durature con clienti di primo piano come Danieli, Fincantieri, Scavolini, Clivet e De’ Longhi. Il nostro approccio è sempre stato molto pratico: risolvere problemi reali integrando le migliori tecnologie sul mercato, affiancando ogni cliente nel percorso di adozione dell’innovazione».
La novità: AI applicata, misurabile, integrata
La vera protagonista allo stand di beanTech (Padiglione 7, Stand B010) sarà l’Intelligenza Artificiale (AI), integrata in soluzioni che parlano il linguaggio dell’industria e risolvono sfide quotidiane. «In fiera presenteremo il potenziamento delle nostre soluzioni con l’AI ma non si tratta di demo futuristiche: mostreremo applicazioni reali, già implementate e funzionanti, che hanno portato benefici concreti ai nostri clienti in termini di qualità e produttività», spiega Benedetti
Grazie a partnership strategiche con colossi tecnologici come NVIDIA, Dell Technologies, Microsoft, Dassault Systèmes e Siemens, beanTech è in grado di coniugare innovazione tecnologica e conoscenza dei processi.
«Abbiamo una triplice anima: implementiamo soluzioni esistenti, sviluppiamo in casa quello che manca e soprattutto forniamo servizi di supporto e delivery, perché l’adozione della tecnologia sia accompagnata e mai lasciata al caso», afferma il CEO.

Dal pilota al traguardo: i passi concreti della digitalizzazione
Sul futuro del settore, Benedetti ha le idee chiare. «Il manifatturiero sta entrando in una nuova fase, quella del data-driven manufacturing, dove i dati e l’AI guidano le decisioni e i processi».
Tuttavia, avverte, l’entusiasmo degli ultimi anni ha spesso portato a un’adozione poco strategica. «Molte aziende hanno investito in progetti pilota anche ambiziosi, ma senza la consapevolezza necessaria: è come vedere tanti piloti di Formula 1 in pista senza riuscire a tagliare il traguardo».
Secondo Benedetti, servono approcci graduali, fondati sulla comprensione profonda dei processi industriali.
«L’AI può cambiare il modo di lavorare, ma non esiste una rivoluzione improvvisa: i risultati si ottengono solo unendo tecnologia, metodo e competenze. In fiera racconteremo proprio questo: le storie vere di clienti che, passo dopo passo, stanno ottenendo grandi risultati».
AI generativa: potenziale enorme, ma con intelligenza
Anche il tema dell’AI generativa (GenAI) oggi al centro dell’interesse di molte aziende, sarà trattato con un approccio realistico.
“È una tecnologia con un potenziale enorme, ma va applicata con competenza e buon senso, come evoluzione di processi già maturi, non come sostituto miracoloso. Chi la adotta con metodo e gradualità può davvero fare la differenza», conclude Benedetti.
a cura di Stefano Belviolandi
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