Cybersecurity e robotica industriale: l’approccio Kuka alla protezione delle macchine intelligenti

In un panorama sempre più digitalizzato e costellato dalla robotica industriale, la cybersecurity rappresenta un pilastro fondamentale per garantire la sicurezza operativa dei sistemi…

In un panorama sempre più digitalizzato e costellato dalla robotica industriale, la cybersecurity rappresenta un pilastro fondamentale per garantire la sicurezza operativa dei sistemi automatizzati.

Ne parla Marco Astore, Business Developer di Kuka Italia, illustrando la strategia dell’azienda per proteggere i robot industriali dalle minacce informatiche e dagli accessi non autorizzati.

Un approccio multilivello alla sicurezza

Cybersecurity e robotica industriale: l’approccio Kuka alla protezione delle macchine intelligenti
Marco Astore, Business Developer di Kuka Italia

«Kuka adotta un approccio integrato alla cybersecurity», spiega Astore, «che si basa su una protezione multilivello contro malware, accessi non autorizzati e vulnerabilità delle interfacce fisiche e digitali».

L’azienda ha sviluppato soluzioni software dedicate, come Kuka.UserKey, Kuka.NonAdmin e Kuka.USB Port Security, per garantire il controllo degli accessi e la protezione dei dispositivi. A queste si aggiunge un sistema di aggiornamenti regolari, disponibili attraverso il portale my.Kuka, per mantenere i sistemi costantemente protetti.

Fondamentale è anche il ruolo del Product Security Incident Response Team (PSIRT), il team che gestisce le segnalazioni di sicurezza, assicurando interventi tempestivi in caso di vulnerabilità rilevate.

Comunicazioni sicure e autenticazione avanzata

I robot Kuka sono progettati per comunicare in modo sicuro con altri dispositivi. «Le comunicazioni tra controller e sistemi esterni avvengono tramite protocolli industriali sicuri, come PROFINET e PROFIsafe, che supportano la trasmissione protetta dei dati», precisa Astore.

Oltre ai protocolli, l’azienda implementa sistemi di autenticazione e crittografia, incluso il supporto all’autenticazione a più fattori (MFA) per l’accesso ai servizi digitali. «Soluzioni come UserKey e NonAdmin garantiscono che solo utenti autorizzati possano accedere alle funzioni critiche del sistema», aggiunge.

Controllo degli accessi fisici

Anche la sicurezza fisica rappresenta un punto chiave. Astore evidenzia come Kuka abbia adottato «strumenti come USB Port Security, che blocca l’uso delle porte USB non autorizzate, e UserKey, che abilita l’accesso solo previa autenticazione hardware».

Durante l’installazione, l’azienda supporta i clienti nella definizione di aree protette fisicamente e nella configurazione di Kuka.SafeOperation, una funzione che imposta limiti di movimento e zone di sicurezza per impedire interventi pericolosi o non autorizzati.

Intelligenza artificiale e prevenzione dei rischi

Kuka ha integrato algoritmi di intelligenza artificiale in diversi ambiti, come la generazione automatica di codice, l’ottimizzazione della presa degli oggetti e la gestione dei robot mobili autonomi (AMR). Tuttavia, l’azienda è consapevole dei rischi associati, come gli attacchi adversarial, in cui input manipolati possono ingannare i modelli.

«Tutti i sistemi basati su AI vengono prima testati in ambienti simulati, per garantire comportamenti affidabili prima dell’uso reale», sottolinea Astore. Un esempio è iiQWorks.Copilot, un assistente AI sviluppato in collaborazione con Microsoft che consente di programmare i robot tramite comandi in linguaggio naturale. «Lo scopo è rendere l’automazione accessibile anche a chi non conosce il linguaggio KRL, riducendo fino all’80% i tempi di programmazione».

Supporto continuo al cliente

Kuka offre un sistema strutturato di servizi di supporto e consulenza. «Forniamo aggiornamenti di sicurezza costanti, assistenza tecnica 24/7, accesso alla piattaforma Kuka Xpert per la documentazione tecnica e corsi di formazione con Kuka College», spiega Astore. A ciò si aggiungono contratti di manutenzione e servizi di backup automatico, utili a garantire la continuità operativa.

Minacce emergenti nella robotica industriale

Secondo Astore, le principali minacce emergenti riguardano l’uso improprio dell’intelligenza artificiale, in particolare la manipolazione dei dati in ingresso ai sistemi. Altre criticità derivano dalla supply chain del software, che può introdurre vulnerabilità attraverso aggiornamenti compromessi, e dagli attacchi ransomware, che mirano direttamente ai sistemi industriali.

«Anche l’accesso fisico non protetto ai dispositivi e la manipolazione dei dati di controllo o telemetria possono compromettere l’affidabilità dell’intero processo produttivo», avverte Astore.

Per affrontare queste sfide, Kuka promuove una visione della sicurezza che coinvolge tutto il ciclo di vita del robot: dalla progettazione iniziale fino all’integrazione in fabbrica. Una strategia che riflette l’evoluzione della robotica industriale, dove sicurezza e innovazione devono andare di pari passo.

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a cura di Stefano Belviolandi