Automazione industriale: Gefran guida l’innovazione

Marco Svara, Chief Technology Officer di Gefran, illustra le strategie e le soluzioni che stanno ridefinendo il concetto di automazione industriale: la crescente digitalizzazione dell’industria sta portando a una profonda trasformazione dei paradigmi dell’automazione.

Gefran è attiva nella trasformazione digitale dell’automazione industriale, puntando su tecnologie avanzate e soluzioni intelligenti per supportare OEM e System Integrator nell’evoluzione verso impianti sempre più connessi, efficienti e sostenibili.

Ne ha parlato Marco Svara, Chief Technology Officer dell’azienda, illustrando le strategie e le soluzioni che stanno ridefinendo il concetto stesso di automazione industriale.

L’innovazione guarda alla digitalizzazione e alla centralità del dato

Secondo Svara, la crescente digitalizzazione dell’industria sta portando a una profonda trasformazione dei paradigmi dell’automazione.

La convergenza tra IT e OT, la valorizzazione in tempo reale dei dati di processo e la migrazione verso interfacce utente basate su web e app stanno diventando elementi chiave.

In questo contesto, Gefran ha sviluppato un portafoglio di soluzioni scalabili e sicure, progettate per ottimizzare le performance degli impianti e garantire continuità operativa e sostenibilità.

Automazione industriale: Gefran guida l’innovazione
Marco Svara, Chief Technology Officer di Gefran

Automazione industriale: l’ecosistema digitale firmato Gefran

A rappresentare la punta avanzata di questa strategia sono Max e Gaia, due soluzioni digitali complementari che incarnano la visione di fabbrica intelligente dell’azienda.

Max è una piattaforma Industrial IoT che consente la raccolta e l’analisi in tempo reale dei dati macchina.

Grazie all’impiego di algoritmi avanzati e funzioni di machine learning, la piattaforma trasforma i dati grezzi in insight operativi, utili a migliorare l’efficienza produttiva e prevenire guasti.

Gaia, invece, è un assistente virtuale basato su intelligenza artificiale generativa, pensato per fornire supporto contestualizzato lungo l’intero ciclo di vita della macchina.

Alimentato dalla documentazione tecnica e dal know-how aziendale, Gaia è in grado di rispondere in modo preciso e tempestivo alle esigenze di operatori, tecnici e manager, anche direttamente a bordo macchina.

L’integrazione tra le due soluzioni dà vita a un ecosistema digitale in cui i dati diventano realmente fruibili e capaci di generare valore in ogni fase del processo industriale.

L’innovazione nell’automazione: dalla sensoristica alla valorizzazione del dato

Gefran, da sempre focalizzata sulla qualità e precisione dei dati grazie al proprio background nella sensoristica, ha deciso di spingersi oltre. Come sottolinea Svara, nell’attuale scenario industriale non è più sufficiente misurare: è necessario trasformare i dati in informazioni concrete per facilitare decisioni rapide ed efficaci.

L’esperienza maturata in settori come la trasformazione della plastica ha permesso all’azienda di comprendere a fondo quali siano le informazioni realmente strategiche per chi opera sugli impianti.

Da qui nasce la volontà di creare strumenti capaci di abbattere i silos informativi e rendere accessibile la conoscenza operativa, là dove serve, quando serve.

Architettura ibrida per rispondere a ogni esigenza

Max e Gaia si basano su un’architettura ibrida, che combina l’elaborazione edge e cloud in base alle necessità specifiche del cliente. L’analisi in locale, a bordo macchina o di linea, garantisce reattività e continuità operativa anche in assenza di connettività, mentre l’elaborazione cloud offre scalabilità, aggiornamenti automatici e una visione globale sugli impianti.

Le due piattaforme si integrano in modo nativo con G-Mation, la piattaforma di automazione di Gefran, permettendo l’accesso diretto ai dati PLC, la visualizzazione via HMI e la connessione sicura al cloud tramite VPN.

Fin dalle prime fasi di sviluppo, la cybersicurezza è stata una priorità, con un’architettura cloud conforme allo standard ISO 27001 e istanze dedicate per ogni cliente, così da garantire la massima riservatezza e il pieno controllo sui dati.

La nuova automazione industriale non vuole dati industriali inutilizzati

Svara sottolinea come i dati industriali inutilizzati rappresentino un costo. Le piattaforme Max e Gaia consentono di trasformarli in valore aggiunto, rendendoli comprensibili e utilizzabili a tutti i livelli aziendali. I vantaggi si concretizzano in processi più snelli, minori sprechi, qualità costante e maggiore competitività.

Grazie all’integrazione con G-Mation, l’implementazione delle soluzioni è rapida e semplificata, anche a bordo macchina, con un impatto positivo sui tempi e costi di sviluppo.

Applicazioni nella trasformazione della plastica

Uno dei settori in cui le soluzioni Gefran stanno mostrando il massimo potenziale è quello della trasformazione della plastica, in particolare per impianti di iniezione, soffiaggio ed estrusione. Max e Gaia permettono di monitorare e controllare in modo avanzato componenti critici come motori e sistemi idraulici, ottimizzando la manutenzione e riducendo i tempi di inattività.

Funzionalità come la “scatola nera digitale” consentono una rapida diagnosi delle cause di guasto, mentre l’analisi dei consumi energetici per singolo pezzo e la gestione delle variabili legate all’uso di materie prime riciclate contribuiscono al miglioramento dei KPI di sostenibilità.

In sintesi, conclude Svara, le soluzioni digitali di Gefran permettono di affrontare le sfide dell’industria moderna con strumenti concreti e innovativi, che mettono il dato al centro della strategia produttiva, trasformandolo in una leva fondamentale per l’efficienza e la competitività.

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a cura di Stefano Belviolandi