Protezione dei dati con nuove funzioni di security

Da Commvault nuove funzionalità di sicurezza e integrazioni con l’ecosistema.

Commvault, specializzata nella protezione dei dati per aziende globali e primo vendor a introdurre la cyber deception, ha presentato nuove funzionalità di sicurezza all’interno del proprio portafoglio di soluzioni. Definendo in questo modo la nuova fase della sua evoluzione, Commvault sta aiutando le aziende a proteggere, difendere e recuperare i propri dati per affrontare minacce informatiche sempre più sofisticate. Nell’ambito di queste funzionalità, Commvault ha ampliato il proprio ecosistema di sicurezza includendo integrazioni di prodotto con Microsoft e CyberArk.

L’azienda ha ridefinito la sicurezza dei dati includendo tecnologie di early warning che aiutano a proteggere dalle minacce prima ancora che si verifichino, a difendere i dati aziendali in caso di violazione e a garantirne il ripristino in modo che clienti e le loro informazioni rimangano resilienti anche se sottoposte a minacce informatiche.

Commvault è l’unico fornitore di data protection che può offrire funzioni di early warning, monitoraggio in-depth delle minacce e cyber deception per gli ambienti di produzione e di backup, ed è in grado di identificare le minacce in soli 5 minuti rispetto alla media di 24 ore del settore. Grazie al rilevamento precoce delle minacce zero-day e interne, la tecnologia Commvault aiuta a proteggere i dati da violazioni e attacchi informatici.

Disponibili da luglio, le funzionalità di sicurezza avanzate di Commvault sono gestite e fornite attraverso la nuova intuitiva interfaccia Commvault Cloud Command, che offre visibilità completa per migliorare le decisioni aziendali e la postura di sicurezza e preservare i dati per un ripristino più preciso ed efficiente. Queste funzionalità includono:

  • Commvault Cloud Command – Un’unica piattaforma e interfaccia utente, che offre una gestione universale per tutte le offerte Commvault in una dashboard integrata, con telemetria completa e osservabilità degli indicatori chiave del software Commvault. Mostra stato di salute, livelli di rischio, indicatori di sicurezza e di ripristino e altro ancora in modo intuitivo e immediato per le implementazioni Commvault, tutto da un’unica fonte.
  • Commvault Risk Analysis – Alimentato dal machine learning, Commvault Risk Analysis mette in quarantena e protegge i dati sensibili, offrendo alle organizzazioni la possibilità di scoprire, analizzare e proteggere le informazioni al per supportarle a prevenire l’esposizione cyber e la potenziale esfiltrazione dei dati.
  • Commvault Threat Scan – Permette il rilevamento di set di dati corrotti o sospetti. Le aziende possono utilizzare Threat Scan per individuare e mettere in quarantena malware e minacce dai contenuti di backup, contribuendo a garantire ripristini puliti e riducendo la probabilità di nuova infezione.
  • Commvault Auto Recovery – Strumento di analisi informatica che verifica la prontezza del ripristino su scala e fornisce un framework per l’analisi forense al fine di convalidare e sanificare i punti di recovery, contribuendo alla prevenzione di incidenti futuri. Consente alle organizzazioni di ripristinare in modo semplice e sicuro i workload su scala da attacchi informatici, con perdite di dati e tempi di inattività minimi.
  • ThreatWise Advisor – Fornisce logica integrata negli ambienti di backup Commvault per consigliare in modo intelligente la collocazione di esche e proteggere i workload critici.

«Commvault – ha dichiarato Sanjay Mirchandani (nella foto in alto), CEO di Commvault – ha dedicato gli ultimi quattro anni a ridefinire e ampliare le funzionalità della sua piattaforma per colmare il divario tra IT e sicurezza. Ora, i nostri clienti possono affrontare con fiducia gli attaccanti consolidando la propria difesa dalle minacce, il backup e il ripristino come mai prima d’ora».

«Oggi portiamo avanti la nostra visione – ha aggiunto Rajiv Kottomtharayil, Chief Product Officer di Commvault – di una maggiore protezione dei dati che stabilisce una relazione continua tra gli eventi pericolosi e i backup, mettendo a disposizione una soluzione rapida e affidabile per il ripristino dei dati in caso di incidente informatico».

Nel caso in cui le aziende debbano ripristinare da un attacco o da un’interruzione di servizio, la recuperabilità proattiva e affidabile di Commvault, con la più ampia copertura di workload del settore, riduce i tempi di inattività e accelera quelli di risposta per la continuità aziendale.

«Le polizze di protezione dal ransomware – ha commentato Phil Goodwin, Research Vice President di IDC – sono in voga e forniscono importanti vantaggi. Tuttavia, è meglio dotarsi di un ripristino rapido, certo e accurato che eviti la necessità stessa di una richiesta di garanzia. Commvault sta affrontando la sfida del ransomware cercando di eliminare i costi associati ai tempi di inattività causati dalle violazioni di dati attraverso il monitoraggio continuo e proattivo delle minacce e la loro bonifica. Questo approccio può aiutare a bloccare i rischi prima che causino danni reali ai profitti. È semplice: l’unica strada per una vera resilienza è una difesa attiva sostenuta da un ripristino realmente funzionale».

La protezione della maggior parte di workload richiede solide partnership tecnologiche e ingegneristiche. A tal fine, Commvault ha annunciato anche collaborazioni con Microsoft e CyberArk tese a integrare la tecnologia di Commvault con le rispettive piattaforme di sicurezza. Ampliando il proprio ecosistema di protezione, Commvault aiuta le aziende a migliorare la propria postura di sicurezza attraverso una risposta automatizzata agli incidenti, una migliore collaborazione e una conoscenza più approfondita del panorama delle minacce.

L’integrazione bidirezionale tra Commvault e Microsoft Sentinel offre maggiore sicurezza e migliore collaborazione tra gli ambienti di backup e i sistemi di protezione. Questo nuovo livello di interoperabilità per i team IT e SecOps fornisce un’orchestrazione automatizzata congiunta su entrambi i sistemi per ottenere informazioni combinate sugli eventi informatici, contromisure attuabili e incident response ottimizzata.

«Le credenziali compromesse – ha spiegato Clarence Hinton, Chief Strategy Officer di CyberArk – continuano a essere la causa principale dei cyberattacchi e dell’esfiltrazione di dati. La nuova integrazione con Commvault e i plug-in esistenti con CyberArk Identity Security Platform aiutano le organizzazioni a seguire solide pratiche di architettura Zero Trust, a implementare rigorose policy sul ciclo di vita delle credenziali e rispettare le normative più severe. La nuova integrazione per la gestione dei secret può ridurre significativamente il rischio di furto di credenziali grazie alla possibilità di segmentare l’archiviazione delle credenziali lontano dagli ambienti di backup».

Le più recenti innovazioni di Commvault saranno disponibili a partire dal terzo trimestre tramite l’azienda stessa e il suo ecosistema mondiale di partner.

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a cura di Redazione