Elap, azienda italiana attiva da decenni nel settore dell’automazione industriale, porterà a SPS Italia 2025 gli encoder multigiro MEM40B e MEM41B con interfaccia I/O Link. e a Ipack-Ima porterà gli encoder Profinet e le novità I/O Link.

In un contesto internazionale segnato da instabilità e sfide economiche, le imprese guardano con interesse a soluzioni che favoriscano efficienza, controllo dei costi e semplicità di integrazione.
È in questo scenario che si muove Elap, azienda italiana attiva da decenni nel settore dell’automazione industriale.
Il 2024 è stato un anno di forti turbolenze per l’industria italiana, ma alcuni segmenti si sono mostrati più resilienti di altri. Tra questi, spicca il packaging.

«Abbiamo attraversato un’annata particolare per l’industria italiana», spiega Luca Bruschi, Responsabile Vendite di Elap. «Alcuni settori hanno reagito con slancio, come il packaging, che ha rinnovato processi e prodotti. Questo ci ha fornito importanti spunti di sviluppo e ha mostrato grande interesse per le nostre soluzioni».
Encoder e protocolli: il cuore della proposta Elap
Tra le soluzioni più dinamiche in catalogo, gli encoder sono i protagonisti della crescita. Come sottolinea Valeria Vigentini, Responsabile Comunicazione: «Siamo conosciuti soprattutto per gli encoder, di cui offriamo una gamma completa, dai modelli rotativi incrementali a quelli assoluti con bus di campo. I più richiesti sono quelli con protocollo Profinet, compatibili con i PLC dei principali player del mercato, ma offriamo anche EtherCAT ed Ethernet/IP».
In occasione di SPS Italia, Elap presenterà due nuovi prodotti che promettono di segnare un punto di svolta: gli encoder multigiro MEM40B e MEM41B con interfaccia I/O Link.
«Sono progettati per l’automazione intelligente», racconta Bruschi. «Facilitano la comunicazione fra dispositivi e semplificano installazione e manutenzione. Il protocollo I/O Link consente cablaggi semplificati e parametrizzazione automatica. Se un encoder va sostituito, il sistema lo riprogramma in autonomia».

I due modelli si distinguono per il design compatto (41 mm di diametro) e le due varianti meccaniche:
- MEM40B: con flangia tonda e albero maschio
- MEM41B: con albero cavo
La risoluzione è di 29 bit (8192 posizioni per giro e 65536 giri), con diagnostica integrata e funzionalità smart, come la programmazione di parametri operativi e la rilevazione di errori.
Una tecnologia accessibile per una platea ampia
Per la prima volta Elap adotta la tecnologia I/O Link per i suoi encoder, una scelta che si inserisce in un preciso disegno strategico.
«Abbiamo investito tempo e risorse per garantire qualità e convenienza», afferma Vigentini. «L’obiettivo era offrire un prodotto adatto a numerose applicazioni, accessibile anche a realtà di medie dimensioni».
La logica distribuita e l’architettura single-cable riducono la complessità dei sistemi, aumentando la produttività e rendendo gli encoder ideali per l’industria 4.0.
Ipack-Ima 2025: il debutto di Elap nel mondo del confezionamento
Il packaging si conferma settore chiave ed Elap parteciperà per la prima volta alla fiera Ipack-Ima, portando in esposizione gli encoder Profinet e le novità I/O Link.
«Il packaging rappresenta il 10-15% del nostro fatturato e il potenziale di crescita è notevole», osserva Vigentini. «Non è stato necessario sviluppare dispositivi ad hoc: la versatilità dei nostri prodotti li rende adatti anche a questo comparto».
Con l’attenzione crescente al controllo dei costi, MEM40B e MEM41B potrebbero diventare strumenti essenziali per le imprese che puntano all’efficienza.
Formazione e visione: le mosse per il 2025
Nel corso del 2025, Elap intensificherà le attività formative, in particolare legate alla tecnologia I/O Link.
«Sarà una leva per rafforzare la nostra rete commerciale e supportare clienti e rivenditori», afferma Vigentini. «Iniziative come l’IO-Link Day autunnale, organizzato dal consorzio PNI, saranno occasioni preziose per dialogare con gli operatori interessati all’automazione evoluta. Lo scenario è complesso e non sembra destinato a semplificarsi a breve», conclude Vigentini. «Ma soluzioni che migliorano l’efficienza produttiva e semplificano l’integrazione continueranno a essere richieste. Vogliamo farci trovare pronti, con prodotti performanti e un servizio che fa la differenza».
a cura di Stefano Belviolandi
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