PanMeccanica ha trasformato un obbligo in una leva di crescita sostenibile. L’azienda specializzata nelle lavorazioni meccaniche conto terzi su componenti in alluminio, ha scelto di affidarsi a Energred, ESCo italiana attiva nelle rinnovabili, per un progetto innovativo di transizione energetica.

Dalla rimozione dell’amianto alla produzione di energia pulita: in sei anni PanMeccanica ha trasformato un obbligo in una leva di crescita sostenibile.
L’azienda familiare bolognese, specializzata nelle lavorazioni meccaniche conto terzi su componenti in alluminio, dalle pompe idrauliche ai corpi farfallati, ha scelto nel 2019 di affidarsi a Energred, ESCo italiana attiva nelle rinnovabili, per un progetto innovativo di transizione energetica.
PanMeccanica ed Energred: un impianto da 320 kWp a costo zero
Sulle coperture degli stabilimenti di via Brodolini è stato installato un impianto fotovoltaico da 320 kWp, realizzato e finanziato interamente da Energred, che ha sostenuto anche le spese di bonifica dell’amianto. Un modello “chiavi in mano”, ripagato dall’azienda energetica attraverso una tariffa calmierata, più bassa rispetto ai prezzi di mercato.
I numeri raccontano il successo dell’operazione: dal 2020 a oggi PanMeccanica ha auto-consumato 1,68 milioni di kWh di energia, risparmiando oltre 40 mila euro e soprattutto evitando l’emissione di 370 tonnellate di CO₂, l’equivalente di migliaia di alberi piantati.
PanMeccanica: non solo energia solare
Il fotovoltaico è stato il punto di partenza di un percorso più ampio. Negli ultimi anni l’azienda ha introdotto sistemi di recupero dell’acqua emulsionabile per ridurre i consumi idrici, ha rinnovato l’illuminazione con impianti a LED e ha installato distributori di acqua potabile per eliminare la plastica monouso.
«La scelta di affidarci a Energred ci ha permesso di trasformare un obbligo, la rimozione dell’amianto, in una leva di risparmio e crescita sostenibile» commenta Stefano Pasini, CEO di PanMeccanica. «E si è rivelata il primo passo di un percorso sempre più virtuoso».
«Il progetto PanMeccanica dimostra come le energie rinnovabili possano rappresentare un’opportunità concreta per le imprese manifatturiere, senza gravare sui bilanci e generando benefici economici, ambientali e sociali» aggiunge Moreno Scarchini, CEO di Energred.
Il caso di Zola Predosa mostra come anche aziende energivore della meccanica possano coniugare competitività e responsabilità ambientale. Un segnale positivo per un settore che sempre più si trova a dover fare i conti con la transizione verde e con la necessità di ridurre i consumi e le emissioni.
a cura di Stefano Belviolandi
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