Verso una proroga per la Transizione 5.0: il MIMIT al lavoro per estendere le scadenze degli investimenti

Secondo Raffaele Spallone (MIMIT), intervenuto a SPS Italia 2025, giugno sarà il mese decisivo per chiarire alle imprese se avranno più tempo per realizzare gli investimenti previsti dalla misura 5.0.

Verso una proroga per la Transizione 5.0: il MIMIT è al lavoro per estendere le scadenze degli investimenti.

Durante l’intervento a SPS Italia 2025, Raffaele Spallone, dirigente della divisione digitalizzazione delle imprese e analisi dei settori produttivi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha riaffermato l’impegno del governo nell’attuazione della misura Transizione 5.0, sottolineando come sia allo studio una possibile proroga delle scadenze per la realizzazione degli investimenti incentivati.

La misura, che rappresenta una nuova generazione di incentivi fiscali legati al PNRR, ha l’obiettivo di promuovere efficienza energetica e digitalizzazione sostenibile. È profondamente diversa dalla precedente Transizione 4.0, non solo per finalità, ma anche per struttura: nasce infatti all’interno della missione RePowerEU e mira al risparmio energetico attraverso un sistema che impone una verifica tecnica dei benefici attesi in termini di sostenibilità ambientale.

Una misura diversa, con tempi più stretti

A differenza delle precedenti agevolazioni fiscali automatiche, Transizione 5.0 ha una complessità maggiore, che richiede alle imprese analisi preventive, certificazioni energetiche e una pianificazione tecnica più accurata.

Il termine attualmente fissato per il completamento degli investimenti è il 31 dicembre 2025, un orizzonte temporale che, secondo le imprese e i tecnici del settore, potrebbe rivelarsi troppo ristretto per realizzare progetti complessi.

Il MIMIT, già nella fase di definizione della Legge di Bilancio 2024, aveva ottenuto l’estensione della scadenza al 30 aprile 2026, ma per limiti di bilancio questa proroga non è stata fissata nella norma. Ora il ministero è al lavoro con la Commissione Europea per inserire una nuova modifica nella decisione di esecuzione del PNRR, con l’obiettivo di rendere effettiva tale estensione.Verso una proroga per la Transizione 5.0: il MIMIT al lavoro per estendere le scadenze degli investimenti

Una corsa contro il tempo

Come ha spiegato Spallone durante il suo intervento in SPS Italia 2025, «non c’è il rischio che queste risorse vadano perse, ma è fondamentale garantire che possano essere effettivamente impiegate».

I fondi a disposizione ammontano a circa 5 miliardi di euro, ma senza una proroga, potrebbero non essere assorbiti completamente. È in corso un dialogo costante con Bruxelles e con gli altri ministeri coinvolti per definire una “formula tecnica” che consenta il completamento degli investimenti anche oltre la fine del 2025.

Una misura senza precedenti in Europa

La misura Transizione 5.0 è unica nel panorama europeo: nessun altro Paese dispone attualmente di un incentivo fiscale automatico che colleghi digitalizzazione e sostenibilità energetica.

Si tratta, quindi, di un esperimento politico e tecnico che richiede tempo per essere assorbito dal sistema produttivo.
Nel confronto con Transizione 4.0, emerge chiaramente che l’accesso semplificato non è più replicabile nel contesto attuale, anche a causa della scarsità di risorse e della necessità di coerenza con gli obiettivi ambientali dell’UE.

Tuttavia, la misura rimane automatica: non prevede istruttorie soggettive, ma richiede documentazione tecnica che attesti i requisiti richiesti.

La necessità di informare subito le imprese

Il mese di giugno 2025 sarà decisivo: è fondamentale che le imprese siano informate tempestivamente sull’effettiva proroga, per poter pianificare con sicurezza i propri investimenti.

Come ha sottolineato Spallone, «la curva di assorbimento sta crescendo, ma i tempi restano stretti, e serve chiarezza immediata».

Transizione 5.0 ha le potenzialità per diventare un modello virtuoso di incentivo sostenibile e digitale, ma solo se supportata da un quadro temporale coerente con le reali necessità delle imprese. Il MIMIT sembra consapevole della sfida e pronto ad affrontarla.

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a cura di Stefano Belviolandi