La ripresa inizia dal meccanotessile

Gli ordini recuperano sul 2020 e giustificano un cauto ottimismo.

Gli ordini recuperano sul 2020 e giustificano un cauto ottimismo.

Buone notizie dal fronte meccanotessile: l’indice degli ordini elaborato da Acimit, l’associazione dei costruttori italiani di macchine tessili, nel periodo ottobre-dicembre 2020 ha registrato un –5% rispetto allo stesso periodo nel 2019, il che fa notizia soprattutto perché segue al periodo luglio-settembre quando si era registrato un –26%, dopo quello ancor più tremendo di aprile-giugno (–47%) e riprendendo da gennaio-marzo (–27%). «La sensazione è quella che nel Biellese la sofferenza non sia così marcata», ha commentato sul quotidiano La Stampa dello scorso 10 febbraio 2021 Chiara Bonino, vicepresidente all’internazionalizzazione dell’Unione industriale e titolare della Bonino1913. «E anche fuori dal nostro distretto c’è meno tensione di quello che si potrebbe pensare. I terzisti, che sono i primi a fermarsi e gli ultimi a ripartire, stanno lavorando. Certo dove si dà precedenza alla tecnologia qualche chance in più c’è e poi stiamo continuando a beneficiare anche di Industria 4.0. E infine non credo che la Brexit possa far soffrire il nostro comparto a differenza di altri settori più penalizzati di sicuro».

Ancora su quanto registrato a fine 2020, nel computo totale conta soprattutto il risultato negativo registrato all’estero (–5%) sia nel mercato domestico (–6% sul quarto trimestre 2019), segnando su base annua un –26% rispetto al 2019, in gran parte per il forte ridimensionamento della raccolta ordini nella prima metà dell’anno, non del tutto ripresa dal progressivo recupero negli ultimi sei mesi del 2020. Un –25% all’estero e un –30% nel mercato interno sono i numeri della raccolta ordini. Soffrono di meno le macchine per il tessile non tradizionale, l’arredamento, la casa, il tecnico-medicale e l’automobile, non a caso tutti settori in ogni caso non fermi nononstante il virus.

Ancora a La Stampa di Alessandria, il presidente Alessandro Zucchi di Acimit ha commentato: «Le forti limitazioni agli spostamenti e la cancellazione della maggior parte delle manifestazioni fieristiche, evidenti conseguenze della pandemia, hanno condizionato pesantemente l’attività del settore, già messo a dura prova da un generale rallentamento degli investimenti nel settore tessile. Una profonda incertezza permea anche il 2021 e prevediamo un parziale recupero solo dal secondo semestre dell’anno».

Nel frattempo è stata ufficialmente annunciata la rassegna mondiale Itma 2023, dedicata alle macchine tessili e in programma a FieraMilano di Rho (MI). L’appuntamento darà modo ai costruttori italiani di incontrare ancor di più i clienti soprattutto del mercato europeo. Inevitabili le aspettative in un mondo – e in un Paese – che non vede l’ora di lasciarsi alle spalle l’emergenza sanitaria: «Dopo il successo del 2015 siamo pronti a ospitare nuovamente la fiera», ha concluso Bonino, «un evento caratterizzato da un alto livello innovativo. Speriamo che per allora la situazione si sia davvero stabilizzata. Il trend delle fiere è cambiato molto e per noi questo appuntamento è fondamentale solo se si svolge in presenza. Quest’anno purtroppo ci aspetta Itma Asia a metà giugno, ma con la situazione in corso ci andranno i nostri agenti».

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a cura di Loris Cantarelli