Il futuro dell’intelligenza artificiale passa da Pisa

Primo workshop FAIR sull’IA centrata sulla persona, con l’Università, istituti IIT e Isti del CNR e Scuola Normale Superiore.

Ci sarà anche Paul Lukowicz, coordinatore della rete di ricerca europea Humane-AI-Network, alla 2 giorni pisana del 19-20 febbraio 2024 dedicata all’IA (Intelligenza Artificiale) antropocentrica. Ossia all’IA che non vuole sostituirsi all’intelligenza umana ma potenziarla, cooperando in modo sinergico, proattivo e mirato con l’essere umano.

2 giorni di workshop sull’intelligenza artificiale

Organizzato nell’ambito di FAIR, il partenariato esteso sull’IA finanziato dai fondi PNRR, il workshop dedicato alla “Human-centered AI” sarà l’occasione per conoscere la visione e l’approccio multidisciplinari adottati in questo campo dai ricercatori dell’Università di Pisa, degli istituti IIT e Isti dell’Area della ricerca di Pisa del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e della Scuola Normale Superiore di Pisa, nonché i risultati raggiunti.

Tanti i temi all’ordine del giorno, dagli approfondimenti sulle più innovative discipline nel campo del machine learning e dei processi decisionali ibridi persona-IA, al potenziale industriale e sociale dell’IA antropocentrica. Il tutto con un’attenzione particolare dedicata all’efficienza energetica, all’etica e al rispetto dei diritti umani.

Il futuro dell’intelligenza artificiale passa da Pisa
Dino Pedreschi, docente di Informatica all’Università di Pisa e coordinatore dello Spoke “Human-centered AI” del progetto FAIR

Le aspettative sui temi del workshop

«L’obiettivo di questo workshop – ha spiegato il professor Dino Pedreschi, docente di Informatica all’Università di Pisa e coordinatore dello Spoke “Human-centered AI” del progetto FAIR – è quello di promuovere un’ulteriore e più ampia collaborazione nel sistema nazionale della ricerca e col mondo imprenditoriale nel campo dell’intelligenza artificiale antropocentrica. Si tratta di un settore in cui Pisa è certamente all’avanguardia a livello globale e che, oltre agli studi  più strettamente collegati allo sviluppo dell’IA, richiede la collaborazione tra approcci e soluzioni fortemente innovativi che coinvolgono diversi campi del sapere, dagli studi sull’interazione fra persone e macchine, alle scienze cognitive e sociali, ma anche filosofia, etica, diritto e sistemi complessi».

«Per questa sua complessità – ha concluso Pedreschi – nello sviluppo della “Human-centered AI” il ruolo della ricerca e dell’università è fondamentale. Ma è altrettanto importante che il futuro dell’Intelligenza artificiale antropocentrica sia scritto assieme alle imprese e al settore pubblico e per questo l’appuntamento di Pisa sarà anche l’occasione per presentare i prossimi bandi a cascata col quale intendiamo coinvolgere il settore industriale, incluse le piccole e medie imprese innovative».

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a cura di Redazione