Siemens Digital Industries Software entra nel Cluster Fabbrica Intelligente

Obiettivo: sostenere lo sviluppo post-Covid attraverso investimenti in nuove tecnologie e processi di produzione manifatturiera, a supporto di politiche industriali volte alla trasformazione digitale…

Obiettivo: sostenere lo sviluppo post-Covid attraverso investimenti in nuove tecnologie e processi di produzione manifatturiera, a supporto di politiche industriali volte alla trasformazione digitale e verde del settore manifatturiero.

Siemens Digital Industries Software, ai vertici globali nei software industriali e di simulazione, è entrata a far parte del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente come Pathfinder, partner tecnologico in grado di mobilitare le sue capacità e competenze in Italia a supporto dell’individuazione e perseguimento delle traiettorie di innovazione tecnologica nel manifatturiero. Il Cluster è una associazione riconosciuta dal MIUR, alla quale sono associati esponenti rappresentativi di tutti gli stakeholder coinvolti nelle sorti della manifattura italiana: Regioni, Università ed enti di ricerca, associazioni di impresa, grandi aziende e PMI. Siemens Digital Industries Software si aggiunge ad altri tre importanti Pathfinder: SAP, Deloitte e Cisco.

Il Cluster ha l’obiettivo di sviluppare e attuare una strategia basata sulla ricerca e l’innovazione per la crescita della competitività del manifatturiero italiano, il secondo in Europa. Il presidente è Luca Manuelli, CDO di Ansaldo Energia e CEO di Ansaldo Nucleare, mentre il comitato scientifico è guidato da Tullio Tolio, professore ordinario al Politecnico di Milano.

«Viviamo in un momento cruciale, perché bisogna predisporre tutti gli strumenti necessari per una grande ripartenza. Che sarà possibile solo se si comprende che il digitale è la leva fondamentale per uno sviluppo costante e sostenibile», dichiara Franco Megali, amministratore delegato di Siemens Digital Industries Software Italia (nella foto in alto, a sinistra). «Il Cluster Fabbrica Intelligente a nostro avviso è il tavolo ideale per dare un contributo decisivo in questa direzione. Da parte nostra intendiamo porre l’accento non solo sull’impatto che le innovazioni digitali possono avere sulla singola impresa manifatturiera, ma anche sulla filiera. L’avanzamento del manufacturing passa attraverso la capacità di integrare la supply chain, e in ciò strumenti come il MOM (Manufacturing Operation Management) possono giocare un ruolo di rilievo. Le PMI in particolare necessitano di una visione del futuro, e questo, che di certo riguarda i trend, ha un significativo impatto sul “come”, e quindi sulle le best practices. Vorremmo, nella redazione della roadmap, aiutare a colmare questo gap. Inoltre, la Digital Transformation impatta più le persone che la tecnologia e ci aspettiamo dunque che nel PNNR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) attualmente in preparazione, siano inclusi training e formazione professionale».

«Il Cluster Fabbrica Intelligente sta producendo il massimo sforzo per contribuire alla valorizzazione dell’innovazione tecnologica come leva strategica per la trasformazione digitale e sostenibile della manifattura italiana nello scenario post-Covid», dichiara Luca Manuelli, presidente del Cluster (nella foto in alto, a destra). «In tal senso fa leva sulle competenze e capacità dei suoi associati che includono Regioni, Università e centri di ricerca, grandi aziende e PMI. Sono particolarmente lieto quindi di finalizzare un accordo di collaborazione con Siemens Industry Software, che assume il ruolo di Pathfinder del CFI, garantendo l’apporto di rilevanti competenze e capacità in Italia».

Siemens Industry Software, in qualità di Pathfinder darà il proprio contributo su queste aree: sistemi per la produzione personalizzata; sistemi di produzione ad alta efficienza; sistemi eprocessi di produzione innovativi, evolutivi e adattivi. Il CFI opera in stretta collaborazione con il mondo della ricerca e innovazione, per supportare le grandi aziende e le PMI manifatturiere italiane nella individuazione e implementazione di tecnologie innovative e delle relative competenze in grado di sostenere lo sviluppo della loro competitività. Questi obiettivi vengono perseguiti principalmente attraverso attività che coinvolgono sistematicamente i suoi associati, tra le quali in particolare la roadmap per la ricerca e l’innovazione e il network dei dimostratori tecnologici costituiti dai Lighthouse Plant, con le correlate iniziative di filiera e di open innovation. Per promuovere un ulteriore allargamento di tale missione, CFI ha ideato l’iniziativa denominata “Programma Pathfinder” che coinvolge primari player tecnologici (sviluppatori di tecnologie e system integrator) in grado di mobilitare significative competenze e capacità in Italia e interessati a condividere il proprio know-how nell’ambito dello scopo di collaborazione tecnologica congiuntamente individuato.

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a cura di Loris Cantarelli