Il percorso verso la trasformazione digitale del settore industriale in Italia: un webinar

Il tema delle opportunità e gli strumenti disponibili analizzato da un gruppo di esperti del settore a confronto.

Il tema delle opportunità e gli strumenti disponibili analizzato da un gruppo di esperti del settore a confronto.

Relayr, azienda tedesca specializzata nell’offerta di soluzioni di Internet of Things Industriale presente in Italia con una sede a Milano, ha approfondito il tema della trasformazione digitale e del futuro dell’industria nel nostro Paese in occasione di una recente tavola rotonda virtuale durante la quale un panel di esperti – composto da manager di aziende produttrici e consulenti di system integrators – ha condiviso la propria esperienza maturata sul campo per cercare di rispondere ad alcuni quesiti fondamentali.

Alla tavola rotonda, ospitata da Francesco Cattaneo (Senior Account Executive di relayr) e moderata da Giovanni Notarnicola (Associate Partner di Porsche Consulting), hanno partecipato Dario Bellatreccia (IoT manager di SCM Group Corporate), Stefano Di Santo (CEO di Ecospray Technologies) e Davide Nardelli (CEO di Advanced Technology).

Quali le opportunità e gli strumenti per entrare a pieno nell‘era digitale al giorno d’oggi? Quali sono le sfide principali che le aziende del settore industriale (e non solo) si trovano a dover affrontare? Quali gli errori da evitare durante lo sviluppo della digital journey?

Naturalmente non esistono risposte univoche, ma il dibattito ha fornito alcuni spunti importanti, utili per mettere a fuoco l’approccio che le aziende del settore manifatturiero dovrebbero adottare nel processo di sviluppo digitale del proprio business nello scenario attuale dell’industria Italiana, che rispetto ad altri paesi europei, investe il 30% in meno in Ricerca & Sviluppo. Vediamo quali.

L’integrazione della tecnologia è un fattore abilitante dei processi di trasformazione digitale, non il punto di arrivo
I progetti di innovazione non sono unicamente dei progetti IT, la tecnologia è un fattore abilitante: una volta avviato, il processo investe ogni area aziendale e necessita di un radicale cambiamento anche dal punto di vista organizzativo. Per questa ragione molti imprenditori percepiscono questo processo di evoluzione come un azzardo, dovuto al rischio di dover interrompere la propria linea di business tradizionale. In realtà, si tratta di un processo di lunga durata. È fondamentale orientare lo sguardo verso risultati di lungo periodo da raggiungere passo dopo passo parallelamente allo sviluppo delle attività canoniche. Il percorso è a ostacoli, ma è necessario darsi il tempo e la possibilità di sbagliare lungo il cammino, focalizzandosi sull’obiettivo finale e non accantonando le esigenze dei clienti esistenti, che rimangono al centro del business.

Mettere le esigenze dei clienti finali al centro del processo di cambiamento e aiutarli a identificare i pain points è la chiave di una proposta digitale di successo
Dal punto di vista dei fornitori di tecnologia o “abilitatori” dei processi digitali, per accompagnare il cliente verso un cambiamento del proprio modello di business è necessario partire dall’analisi del mercato attuale e dalla valorizzazione degli asset interni già disponibili. Capire le esigenze reali dei clienti – spesso legate a logiche di ottimizzazione dei costi di produzione – le loro priorità di business, e comprendere a pieno lo scenario di mercato, è fondamentale per avviare un processo di trasformazione di successo che deve partire dagli obiettivi futuri, piuttosto che rimanere legato alle logiche di performance e di analisi del passato. il processo di innovazione non vuol dire stravolgere completamente il modello aziendale, non tutto è digitalizzabile né deve esserlo. Ne consegue che risulta fondamentale scegliere e monitorare KPI intelligenti, più soft, che mostrino il livello di inserimento e adattamento all’ecosistema a noi circostante.

Serve un cambio di mindset culturale e bisogna avvalersi delle giuste risorse
La via verso la digitalizzazione non può prescindere dall’evoluzione del pensiero delle persone che compongono l’impresa. Avvalersi di un team di persone consapevoli della direzione intrapresa dall’azienda e che si impegnano per raggiungere lo stesso obiettivo è ciò che fa la differenza. Guidare il cambiamento nelle persone è importante anche per permettere una maggiore elasticità di pensiero e apertura nei confronti della nascita di nuove figure professionali all’interno dell’azienda stessa. Il contributo dell’expertise di risorse chiave – quali ad esempio i data analyst — rappresenta infatti un asset fondamentale per il buon esito della del progetto. É necessario però che le imprese siano disposte a investire, soprattutto nello scenario Italiano, composto da micro-realtà senza una reale capacità di investimento, necessario per attrare figure cruciali allo sviluppo di questi processi.

L‘Ecosistema che unisce proposta tecnologica, economico finanziaria, progettuale e assicurativa è l’unico ambiente fertile di sviluppo per i progetti di Trasformazione Digitale
Stiamo attraversando una nuova rivoluzione industriale che porterà ad una vera e propria metamorfosi del comparto nel corso dei prossimi anni, ma il processo per arrivare all’obiettivo è ancora lungo ed è indispensabile l’affiorare di una nuova consapevolezza che tenga conto del ruolo dei diversi player lungo l’intera filiera, al di là dell’offerta e delle capacità di una singola azienda. Per evolversi è necessario quindi stringere partnership strategiche che permettano di diventare parte integrante di un ecosistema più ampio. Per questo, almeno nelle fasi iniziali del processo, è consigliabile avvalersi del supporto di partner esterni che intervengano nell’ambito della semplificazione dei processi e del supporto economicofinanziario alle aziende. L’integrazione della tecnologia risulta infatti impossibile da implementare senza capitalizzazione: la leva finanziaria è l’elemento principale che ostacola l’avvio di una reale apertura verso le opportunità offerte dal digitale.

Per il comparto manifatturiero la strada verso il digitale è ancora lunga e influenzata anche dalla mancanza di una vera e propria politica industriale. Per raggiungere il livello di rinnovamento già in atto in alcune realtà internazionali, servirà tempo, impegno e voglia di rischiare, sia da parte delle aziende che dei provider di tecnologia e di soluzioni abilitanti. Gli specialisti dell’Industrial IoT come relayr, che integrano soluzioni tecnologiche all’avanguardia a solide proposte finanziarie e assicurative a capacità di delivery che supportano concretamente lo sviluppo del progetto, possono dunque sostenere i produttori nel processo di trasformazione del business, fornendo insight preziosi su come iniziare a muovere i primi passi nel percorso di evoluzione digitale e arrivare a un successo duraturo grazie allo sviluppo di un nuovo modello aziendale.

Nello specifico, il modello proposto da relayr è l’Equipment as a Service (EaaS), un processo di servitizzazione in cui i macchinari prodotti dai machine builders, non vengono più acquistati da terzi, bensì forniti in cambio di una quota d’utilizzo. A differenza del modello tradizionale d’acquisto dei beni, il modello EaaS prevede che la manutenzione, l’assistenza ed eventuali interventi ordinari e straordinari sui macchinari, siano completamente gestiti dal fornitore e produttore di macchinari. L’implementazione del modello EaaS, può dunque rappresentare una delle principali strategie d’innovazione per produttori di macchinari industriali, consentendo ad imprese di qualsiasi dimensione di creare più valore per i propri clienti, diversificando al contempo i flussi di reddito attraverso l’offerta di nuovi servizi.

A questo link è possibile visualizzare la registrazione del webinar.

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a cura di Loris Cantarelli