Operations più resilienti, con il cloud applicativo di Oracle per stare al passo con il cambiamento

Sfide da vincere e opportunità da cogliere, grazie alla trasformazione in cloud dei processi di produzione, logistica e supply chain, affrontando i nuovi scenari.

Sfide da vincere e opportunità da cogliere, grazie alla trasformazione in cloud dei processi di produzione, logistica e supply chain, affrontando i nuovi scenari.

Quali strategie, supportate dalla tecnologia, possono aiutare le aziende manifatturiere e la loro supply chain ad affrontare il cambiamento radicale dell’ultimo periodo? Che scelte fare per avere una marcia in più quando, come è avvenuto negli ultimi mesi, il sistema produttivo e quello logistico si trovano a fare i conti con eventi dirompenti indotti da fattori esterni? A tutte queste domande si è voluto dare risposta in occasione dell’Oracle Talk “Operations Resilienti per stare al passo del cambiamento”, tenutosi online lo scorso mercoledì 11 novembre 2020: un momento di incontro con i media che ha coinvolto Simone Marchetti di Oracle, Responsabile Business Development della Digital Supply Chain (nella foto sopra, il primo in alto), e i responsabili IT di due aziende clienti di pregio come Marazzi Group e Alcar Route che hanno condiviso la loro esperienza, facendo emergere complessità e opportunità colte grazie all’utilizzo delle soluzioni cloud Oracle in ambito di operations e supply chain.

«Le catene del valore hanno vissuto uno sconvolgimento senza precedenti, con pesanti impatti sui processi di approvvigionamento, sulla logistica e sulla gestione dell’operatività. Si sono dovute compiere scelte complesse anche in termini di risorse umane, per armonizzare il lavoro che è possibile remotizzare con il lavoro che, per la natura di questi processi, per forza di cose non lo è», ha commentato Simone Marchetti introducendo l’incontro. Di fatto, nel momento dell’emergenza sanitaria, è accaduto qualcosa che ha evidenziato il valore dell’investimento in una digitalizzazione abilitata dal cloud. «Un percorso già iniziato per ricercare ottimizzazione ed efficienza – ottenendo più visibilità sulla catena del valore e informazioni con cui rendere più agili le decisioni, più rapide le reazioni, più strette le relazioni con clienti e fornitori – ha aiutato a dare migliore risposta alla crisi, con strumenti cloud che Oracle ha aggiornato espressamente per introdurre funzioni vicine alle esigenze del momento», come ha sottolineato Marchetti.

Le case history di due clienti di prestigio

Le testimonianze delle due aziende presenti all’incontro hanno messo in luce questi aspetti.

Marazzi, azienda nata in Italia nel 1935 con la mission della produzione di design di piastrelle e gres porcellanato, è oggi parte del gruppo Mohawk Industries Inc., ai vertici mondiali nel settore della pavimentazione. In Europa sono presenti numerosi impianti produttivi e ancora oggi il cuore di questa impresa (il cui brand è presente sul mercato di oltre 140 Paesi)  “batte” nel distretto della ceramica di Sassuolo (MO). Claudio Coni, CIO della Business Unit Ceramics di Marazzi Group a livello internazionale (nella foto sopra, il primo in basso a destra), ha spiegato come una soluzione logistica – nata per gestire in modo vantaggioso e più efficiente le centinaia di accessi di trasportatori e relative consegne che avvengono quotidianamente presso gli stabilimenti – si sia trasformata, quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, in uno strumento che ha aiutato a proseguire nell’attività rispettando le esigenze di sicurezza delle persone. «I nostri clienti – che siano piccoli o grandi retailer – sono quasi tutti rivenditori multimarca che gestiscono una logistica complessa, con trasportatori che ritirano i carichi individualmente presso le tantissime aziende del distretto. Seguendo un percorso di loro scelta, i trasportatori arrivavano in Marazzi in modo imprevedibile, dovendo quindi attendere e non consentendoci di preparare in anticipo la consegna», ha spiegato Coni. «Avevamo già da diversi anni in azienda soluzioni Oracle per l’ERP e abbiamo sperimentato il cloud applicativo Oracle, collegandolo a queste soluzioni on-premise – con la suite Oracle Transportation Management Cloud – per realizzare una app che consente ai trasportatori di prenotare il pick-up del carico in autonomia, avendo la precedenza al momento del ritiro e trovando la merce già pronta». Un’idea semplice a cui però nessuno aveva pensato prima, che è stato possibile sperimentare con agilità proprio grazie alle caratteristiche del cloud – che permette, con un investimento contenuto, senza dotarsi di infrastrutture ad hoc, di introdurre innovazione. Quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, Marazzi ha fatto dell’applicazione disponibile ai trasportatori il fulcro di una gestione delle consegne e pick-up sicura e rispettosa della salute delle persone, in modalità completamente “self service” da parte dei trasportatori. Come ulteriore vantaggio della scelta cloud, Coni ha sottolineato l’aspetto di sicurezza dei dati e dei processi. «L’interazione tra l’applicativo reso disponibile ai trasportatori e l’ERP aziendale è mediata da livelli di protezione intermedi forniti dal cloud stesso, così da evitare ogni contatto con i sistemi aziendali interni».

Stefano Mariani, IT Manager di Alcar Ruote (nella foto sopra, il primo in basso a sinistra), ha evidenziato il valore aggiunto di una scelta cloud molto evoluta, compiuta attivando uno dei progetti Oracle ERP Cloud più completi sul mercato italiano, che coinvolge finance, supply chain, manutenzione e monitoraggio IoT della produzione. Alcar Ruote è parte di Alcar, multinazionale dell’automotive che ha rete di distribuzione e consociate commerciali in tutta Europa. Alcar Ruote in particolare produce cerchioni in acciaio per automobili: un ambito in cui la richiesta di prodotto ha una stagionalità importante, legata al periodo di passaggio ai set di pneumatici invernali, concentrata principalmente tra settembre e dicembre. Per affrontare senza difficoltà i periodi di picco, l’azienda si affida a sistemi di forecasting legati alle previsioni di vendita del settore che possano quindi consentire di programmare la produzione. A tal fine, Alcar Ruote ha adottato in particolare Oracle IoT Production Monitoring e Manteinance Cloud, soluzioni che consentono di connettere le linee produttive, i dati che da esse sono raccolte a fini di monitoraggio continuo, con individuazione in ottica predittiva di potenziali esigenze di manutenzione, aiutando anche a garantire maggiore elasticità e capacità di ripianificazione della produzione.

«Quando ci siamo trovati ad affrontare l’emergenza sanitaria questa flessibilità è diventata ancora più importante», ha spiegato Mariani. «Abbiamo avuto pesanti impatti sulla domanda e affrontato la sfida di garantirci continuità produttiva a fronte di una situazione che ha messo alla prova anche la gestione del personale. In un’azienda come la nostra le squadre al lavoro per mantenere operativa una linea produttiva sono composte da personale molto specializzato, che non è semplice coprire in caso di assenze che si verificano con maggior frequenza a causa di quarantene e malattia. Avere un sistema integrato che da un lato aggiorna in tempo reale le informazioni per adeguare la pianificazione e dall’altro supporta la continuità operativa dell’impianto si è rivelato un asset fondamentale in questi mesi». Mariani ha inoltre evidenziato che avendo adottato la soluzione cloud Oracle è stato possibile dotare di “cruscotti di controllo” remoti il personale, e così gestire meglio l’esigenza di equilibrare presenze in stabilimento e necessità di distanziamento fisico.

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a cura di Loris Cantarelli