AMR, con Brain Corp veri motori dell’efficienza

La sicurezza di soluzioni facili da implementare, semplici da usare e dotate di funzionalità di reporting complete.

La sicurezza di soluzioni facili da implementare, semplici da usare e dotate di funzionalità di reporting complete.

In un’intervista alla rivista “The Next Factory”, Michel Spruijt (Vice Presidente e General Manager di Brain Corp Europe, nella foto in alto) non ha dubbi: l’adozione dei robot mobili autonomi o AMR (Autonomous Mobile Robot) si trova a un punto di svolta: «Prima di tutto, in termini commerciali la tecnologia è ormai pronta per l’applicazione in ambienti di produzione reali», con «intere flotte di robot capaci di assicurare un ritorno sull’investimento» e aziende come Brain Corp che possono fornire soluzioni facili da implementare, semplici da usare e dotate di funzionalità di reporting complete.

Oltre alla disponibilità del prodotto, oggi molte aziende sono arrivate al punto in cui si rendono conto che, per rimanere sul mercato, devono fare spazio a queste tecnologie nuove e innovative: «Che si tratti di utilizzare i robot autonomi per pulire i pavimenti o per la logistica di magazzino, le soluzioni automatizzate possono garantire l’efficienza operativa e migliorare l’esperienza del cliente, aiutando le aziende a stare al passo con la concorrenza», racconta Spruijt, che poi aggiunge: «Credo che il 2020 sarà ricordato come l’anno del decollo dell’interesse europeo verso i robot autonomi e le loro applicazioni. Alla luce dell’aumento della concorrenza, dell’elevato turnover dei dipendenti – e naturalmente della pandemia – molti stanno finalmente iniziando a considerare queste tecnologie come veri motori dell’efficienza: la maggior parte della nostra flotta (in costante aumento dopo aver superato i 14 mila robot) è in Nord America, ma stiamo rilevando grande interesse e diffusione in tutt’Europa, a partire da penisola iberica, Benelux e Germania».

La produzione, la logistica, i magazzini e i centri distribuzione sono tutti ambienti che possono trarre vantaggio dalla tecnologia dei robot autonomi, ma non soltanto: «Notiamo anche una forte diffusione nella grande distribuzione, nell’ospitalità, nel trasporto aereo, nell’istruzione e nell’assistenza sanitaria». Ciò che costituisce il “ritorno sull’investimento” varia però di molto a seconda delle aziende. «Abbiamo visto che alcune si focalizzano soprattutto sul supporto al personale – spiega Spruijt – fornendo strumenti che alla fine permetteranno di trascorrere più tempo su altre attività a maggiore valore aggiunto. Quando il personale si concentra sulla catena delle forniture, o sulle attività orientate al servizio clienti (anziché sulle pulizie), diventa possibile migliorare la produzione e incrementare le vendite. Va poi notato che i robot autonomi basati sulla nostra tecnologia BrainOS sono estremamente adattabili: le catene delle forniture e i magazzini si riconfigurano costantemente, ad esempio per soddisfare le esigenze del commercio globale o contrastare gli effetti della pandemia, e quindi diventa importante implementare tecnologie in grado di tenere il passo. I nostri robot di pulizia si possono facilmente riprogrammare in pochi minuti su di un nuovo percorso e quindi inviati al lavoro (autonomamente), senza personale specializzato o infrastrutture specifiche».

In tempi di pandemia, è anche giusto riconoscere che il concetto di “pulizia” è diventando un valore essenziale e uno strumento importante per riguadagnare fiducia e sicurezza: «I robot autonomi in questo campo garantiscono una pulizia costante e affidabile – conclude Spruijt – che il management può efficacemente esibire nei confronti del personale. Queste misure aiutano a sostenere i programmi di pulizia attivi 24 ore al giorno per tutta la settimana e mantenere i dipendenti al sicuro».

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a cura di Loris Cantarelli