Luigi De Vito presidente di Acimall

L’assemblea dello scorso 14 luglio ha accolto le indicazioni emerse dal consiglio direttivo, approvando anche il bilancio d’esercizio di un anno certamente fra i più complessi per Acimall e per l’intera economia mondiale.

L’assemblea dello scorso 14 luglio ha accolto le indicazioni emerse dal consiglio direttivo, approvando anche il bilancio d’esercizio di un anno certamente fra i più complessi per Acimall e per l’intera economia mondiale.

L’assemblea generale di Acimall, l’associazione dei costruttori italiani di tecnologie per l’industria del mobile e del legno, ha ratificato la nomina a presidente per il triennio 2020-2023 di Luigi De Vito (SCM Group, Rimini), nella foto in alto a destra, che sarà affiancato da Marianna Daschini (Greda, Mariano Comense) in qualità di vicepresidente, nella foto in alto al centro.

De Vito (sposato, con tre figli) è attualmente direttore della divisione Legno SCM, con responsabilità sulla produzione, lo sviluppo dei prodotti, il sales e il post-vendita. Laureato alla Luiss – Università di Management di Roma, ha maturato la propria esperienza di manager prima all’estero, occupandosi di finanziamenti europei per le start-up, poi in Unilever. Dal 2008 opera nel settore delle tecnologie per il legno, con ruoli di crescente responsabilità, e dal 2012 è in SCM Group.

De Vito ha colto l’occasione per salutare i tanti imprenditori collegati via web, ringraziando innanzitutto il presidente uscente Lorenzo Primultini (nella foto in alto a sinistra), «capace di governare l’associazione in una delle stagioni indubbiamente più complesse della sua storia, sempre mantenendo in primo piano quei valori che una associazione di imprenditori deve assolutamente perseguire». Il nuovo presidente ha poi presentato la vicepresidente Daschini, sottolineando il significato della presenza di una giovane manager donna in una posizione di così alto profilo.

Ha poi riassunto quelli che saranno i temi della sua presidenza: promuovere un sempre più aperto dialogo fra le aziende e con le altre associazioni, concentrare le risorse su progetti strategici (accesso al credito, sviluppo del business, azioni di filiera) e sostenere e sviluppare i brand delle aziende associate, «creando un ambiente fertile di scambio di modelli eccellenti a proposito di strategie di mercato, vendita e trend tecnologici».

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a cura di Loris Cantarelli