IIC, white paper sulle best practices per valutare l’affidabilità del software

Per determinare sicurezza, protezione, privacy, affidabilità e resilienza del software per i sistemi IIoT.

Per determinare sicurezza, protezione, privacy, affidabilità e resilienza del software per i sistemi IIoT.

L’IIC (Industrial Internet Consortium), l’organizzazione ai vertici mondiali che trasforma il business e la società accelerando l’adozione dell’IIoT (Industrial Internet of Things), ha annunciato la pubblicazione del white paper “Best Practices per Valutare l’Affidabilità del Software” sulle migliori prassi per valutare l’affidabilità del software. Redatto per sviluppatori, operatori del settore e organi decisionali e corredato da numerosi casi applicativi, il white paper affronta vari aspetti che emergono durante i processi di creazione, acquisizione e protezione del software per i sistemi IIoT, fornendo linee guida attuabili per riconoscere, affrontare, gestire e mitigare i rischi e le loro fonti.

«Non si può parlare dell’affidabilità dei sistemi odierni senza una comprensione approfondita dell’affidabilità del software che opera in questi stessi sistemi», ha dichiarato Mark Hermeling, uno degli autori del white paper e Senior Director of Product Marketing di GrammaTech. «Questo documento espone in modo conciso gli argomenti da considerare, quando si pone l’attenzione sull’affidabilità del software, durante l’intero ciclo di vita del sistema, dalla sua nascita fino al suo smaltimento».

«I sistemi dipendono dal software per operare in ambienti potenzialmente ostili ed intrinsecamente inaffidabili», ha commentato Simon Rix, uno degli autori del white paper e Security Evangelist di Irdeto. «Come professionista nell’ambito della sicurezza, apprezzo l’impronta pratica di questo documento, in quanto presenta tecniche e metodologie atte a garantire la protezione del software da possibili attacchi, consentendo così il raggiungimento di obiettivi commerciali di successo in ambienti ostili e inaffidabili».

«Il software è una parte essenziale di quasi tutti i sistemi moderni», ha aggiunto Frederick Hirsch, uno degli autori del white paper, Standards Manager di Fujitsu e co-presidente del Trustworthorthiness Task Group dell’IIC. «Garantire che il software sia affidabile è essenziale per assicurare l’affidabilità di questi sistemi e renderli adeguatamente sicuri, protetti, affidabili, resilienti e custodi della privacy».

«Gli aspetti specifici dell’affidabilità in un sistema dipendono dal sistema, dall’industria e dalle conseguenze del fallimento», ha dichiarato Marcellus Buchheit, uno degli autori del white paper, co-presidente del IIC Trustworthorthiness Task Group, Presidente e AD di Wibu-Systems USA Inc. e co-fondatore di Wibu-Systems AG. «La fiducia non dipende solo dalla qualità del software in sé, ma anche dall’organizzazione che vi sta dietro e dai suoi processi. Se si vuole convincere gli altri dell’affidabilità del proprio software, bisogna essere trasparenti, fornendo prove concrete delle best practices in atto».

«Questo nuovo white paper affronta gli aspetti critici, e spesso fraintesi, relativi alla creazione di sistemi affidabili», ha affermato Bob Martin, uno degli autori del white paper, co-presidente del Trustworthiness Task Group dell’IIC, membro del comitato direttivo dell’IIC e Senior Principal Engineer del dipartimento Trust & Assurance Cyber Technologies del MITRE. «Questo documento aiuterà chiunque utilizzi software e sistemi a crearli, acquistarli, operarli e mantenerli in modo affidabile».

Il white paper “Best Practices per Valutare l’Affidabilità del Software” è interamente e gratuitamente diponibile sul sito dell’IIC a questo link.

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a cura di Loris Cantarelli