I dati liberati: il caso Alleantia Advantech

Una gamma comunque estesa di soluzioni per l’automazione industriale necessita di software affidabile che ne interpreti i segnali per dare vita a una miriade di applicazioni nei campi più disparati.

di Giancarlo Giannangeli ed Ezio Zibetti

Una gamma comunque estesa di soluzioni per l’automazione industriale necessita di software affidabile che ne interpreti i segnali per dare vita a una miriade di applicazioni nei campi più disparati.

 

Advantech, oggi gruppo da 8 mila dipendenti con presenza globale, nacque negli anni Ottanta in un garage sull’isola di Taiwan, la Cina nazionalista separatasi da quella comunista dopo la guerra civile. Le sue origini ricordano quelle di alcune (oggi) gigantesche società statunitensi  affermatesi con la globalizzazione dei mercati e nate  in un garage della Silicon Valley. Advantech iniziò costruendo adattatori di interfaccia e altri dispositivi di automazione pensati per l’industria. Il successo fu clamoroso. Oggi l’azienda ha fabbriche anche nella Cina continentale, mentre è presente con sedi commerciali e strutture tecniche, in tutti i paesi industrializzati.

Arturo Lotito (Director IoT Business Development and Orchestrator E-IoT Europe di Advantech) e Simone Prandi (SEU IoT Business Development Manager di Advantech) aggiungono: «Dopo 30 anni Advantech è leader nelle piattaforme di computing industriali, ma il catalogo è in realtà sterminato, da embedded PC general purpose fino a soluzioni verticali per l’automazione rispondenti a specifiche e normative per gli ambiti applicativi più sfidanti. L’azienda è soprattutto nota ed apprezzata per il suo hardware, ma da qualche tempo sta completando la sua offerta con il software, che va assumendo un valore sempre più strategico. Per esempio, nel campo dell’IoT, i sensori sono sì importanti, ma è il software a differenziare le soluzioni, rendendole idonee e pronte all’uso in molti campi applicativi diversi, da quello petrolifero a quello aeronautico fino alla macchina utensile».

Verso il software

Così l’azienda si è dotata di piattaforme software che permettono di collegare l’OT con l’IT, cioè l’officina con gli uffici. Una volta questi settori non si parlavano, oggi le soluzioni Advantech permettono di gestire tutti i dati che una volta rimanevano dentro la macchina. Questa mole di dati viene infatti ora portata al cloud in maniera sicura ed affidabile, o mantenuta on-premises (cioè su server aziendali privati) per ragioni di confidenzialità. Una importante sfida dell’Industria 4.0 è rappresentata dal time-to-market: ridurlo significa essere maggiormente reattivi alle richieste del mercato globale. In quest’ottica Advantech propone le cosiddette SRP (Solution Ready Package), soluzioni di automazione (e non solo) complete e già validate per mercati verticali. Advantech ne ha sviluppate molteplici ed includono tutti gli strumenti necessari per digitalizzare la fabbrica, dalla connettività delle apparecchiature al monitoraggio dei dati di produzione, fino alla gestione di tutti gli impianti presenti in un sito. Queste SRP consentono inoltre agli integratori di sistema di esprime il proprio valore aggiunto focalizzandosi sulla competenza di dominio richiesta dalla particolare applicazione.

La strategia del gruppo taiwanese rispetto al software è chiara: partendo da una condizione di grande competenza in campo elettronico, il migliore approccio possibile per abbattere i tempi e inoltrarsi fin da subito nelle applicazioni complete era quello di rivolgersi a chi ha già maturato esperienza e conoscenza in campo software. È nato quindi il concetto di co-creation, una collaborazione stretta con altre aziende partner per ideare e mettere a punto soluzioni aperte di automazione al passo coi tempi, e allo stato dell’arte, sfruttando le competenze e integrando le forze di entrambi.

Queste collaborazioni sfociano di fatto nella creazione di nuovi prodotti: “Per coprire l’intera catena di valore, stiamo creando un vero e proprio ecosistema di partner, in entrambi i mondi, in modo da proporre sul mercato una soluzione che effettivamente risolva i problemi dell’azienda: aumentare la produttività, ridurre drasticamente i tempi di set-up, conoscere tempestivamente cause di guasti, malfunzionamenti, o semplicemente monitorare ciò che accade sugli impianti”.

Co-creation con Alleantia

I risultati delle collaborazioni sono stati molto soddisfacenti: «La forte presenza locale tecnica e logistica di Advantech ci differenzia nettamente dai nostri concorrenti: rispetto alla sede centrale a Taiwan, ogni filiale ha grande autonomia per operare sul mercato, quindi siamo in grado di creare localmente alleanze e collaborazioni valide nei mercati di riferimento per mettere a punto nuove soluzioni, magari da poter estendere sul mercato globale. È quello che abbiamo fatto in Italia con Alleantia, dinamica azienda toscana che si occupa di fornire connettività IoT a macchine industriali, sia nuove sia esistenti. Abbiamo trovato punti di contatto interessanti fin da subito. Ci sono già numerosi casi di clienti comuni che, grazie alle nostre soluzioni hardware e alle loro applicazioni software, hanno potuto mettere in atto soluzioni di efficaci trasformazioni digitali, dalla costruzione di un singolo macchinario all’aggiunta di servizi sempre più evoluti e intelligenti, fino a sfociare in una vera e propria trasformazione della macchina in un servizio».

Advantech e Alleantia mettono a fattore comune le reciproche forze. Un catalogo sconfinato di hardware, gateway, piattaforme in generale, periferiche, interfacce, si integra con la ricchezza del software, dando luogo a un macchinario che, fatto di dispositivi meccanici, schede elettriche, connettori, cavi, sensori, diventa “vivo” consentendo alla componentistica di basso livello di passare a un livello superiore, entrando in comunicazione con il mondo.

La strategia di “Co-creation” è già attiva e procede spedita con 30 partner fornitori di tecnologie in tutto il mondo, scelti dopo un attento processo di analisi per valutarne la bontà. Alleantia è attualmente l’unica azienda non asiatica capace di entrare nella prima tornata dei 30.

L’oggetto diventa un servizio

La maggior parte delle imprese opera ancora con fabbriche cresciute in più fasi, installando apparecchi da diversi venditori, con diverse tecnologie, vari sistemi di produzione e piattaforme informatiche che spesso non parlano tra loro. Stefano Linari (fondatore e CEO di Alleantia) precisa: «Operiamo una gestione integrata di un’intera organizzazione, realizzando una architettura universale di Industrial IoT, interfacciando sistemi nuovi ed esistenti, con accesso illimitato alle informazioni delle macchine per tutti i sistemi e tutte le applicazioni dell’utente. Alleantia è dedicata all’Industria 4.0 plug & play, una digitalizzazione semplice e alla portata di tutti; si basa su professionisti esperti in innovazione, ingegneria, software, per realizzare efficienze operative, aumentare l’utilizzo delle risorse, migliorare processi e controlli, incrementare la produttività e ottimizzare i costi tramite l’utilizzo delle cosiddette IoT Apps installabili sulla Solution Ready Package».

La trasformazione digitale è una via irreversibile, ormai imboccata con decisione, perché troppo grandi e troppo numerosi sono i vantaggi. Molti costruttori lo fanno in modo “proprietario”: «Insieme all’hardware di Advantech, noi vogliamo superare questa configurazione, tutti i dati da noi forniti sono disponibili in formato aperto. La nostra si pone come piattaforma trasversale che offre una rappresentazione omogenea ad alto livello dei dati, qualunque sia la diversità del sottostante. L’utente non ha bisogno di studiarsi l’IoT, deve semplicemente dare corrente e lasciare che le nostre soluzioni facciano tutto il resto».

Smaterializzare la macchina

Stefano Linari di Alleantia sottolinea come la collaborazione con Advantech consenta di creare veri gemelli digitali di oggetti industriali: “Nel suo continuo sviluppo tecnologico la macchina, concepita come l’insieme di moduli ed unità operative di elevata qualità governati da PLC e CNC per rispondere alle esigenze di elevate prestazioni richieste dagli utilizzatori finali,  si è evoluta, ma non ancora in modo sufficiente da potersi de-materializzare. Noi oggi diamo la possibilità di trasformare la macchina fisica nel suo doppione capace di parlare con il mondo esterno. Il cliente, sia costruttore di macchine sia utente evoluto, non deve preoccuparsi di nulla, noi ci incarichiamo di installare soluzioni pronte all’uso sul macchinario esistente. Il cambio di paradigma semplifica enormemente la digitalizzazione del proprio processo”.

Il costruttore può concentrarsi sul proprio mestiere, realizzare macchine sempre più innovative, sempre più smart. La macchina viene smaterializzata e le sue informazioni vengono rese accessibili a tutte le applicazioni che devono essere alimentate con quei dati. Se, per esempio, occorre contare i pezzi prodotti, la macchina comunica quel dato al sistema MES. Ma può fornire preziose indicazioni anche per la manutenzione predittiva, o per ordinare automaticamente i consumabili che essa “sa” quando avviare; i parametri dei guasti vanno verso applicazioni di controllo, il consumo dell’energia va nell’ufficio competente: «Se tutti i parametri sono sotto controllo, invece di vendere una macchina si potrà vendere un servizio, un compenso in base al numero di pezzi costruiti e al tempo impiegato per la loro produzione; ci sono già esempi in tal senso. Il gemello digitale abbatte la complessità».

Un successo per due

La collaborazione tra Advantech e Alleantia si sta rivelando un grande successo per entrambi. L’azienda toscana, più piccola e più giovane, può appoggiarsi alla estesa e consolidata rete commerciale del gruppo taiwanese per mostrare le proprie soluzioni innovative. E dato che non è difficile trovare in giro per il mondo hardware Advantech già installato, ecco macchinari pronti a ricevere nuove applicazioni per diventare “intelligenti” anche ben oltre l’ambito italiano.

Dal canto suo, Advantech può presentarsi in contesti nuovi, entrare con un modello innovativo di business in scenari diversi dal consueto che non sarebbero normalmente accessibili presentandosi solo con l’hardware. Qui si realizza invece un connubio di tecnologie; le soluzioni sviluppate in comune completeranno il portafoglio ufficiale delle proposte Advantech distribuito in tutta la rete mondiale tramite canali fisici e online. Parecchi costruttori di macchinari e linee produttive potranno adottare in modo nativo quelle applicazioni, allineate con le esigenze più sofisticate.

Bi-MU 2018: i benefici della Co-Creation per il mercato Industria 4.0

Intanto le due società appaiono insieme nello stand alla Bi-Mu. «L’evento ci vedrà protagonisti con una partecipazione congiunta nel Pad. 13 – spiega Pier Luigi Zenevre (Director BU Industry 4.0 di Alleantia) – per illustrare le nostre applicazioni plug&play e le nostre soluzioni pronte all’uso, che facilitano la digitalizzazione della fabbrica, in particolare delle PMI italiane. La Bi-Mu sarà il palcoscenico per confermare il principio fondamentale che la nostra reciproca collaborazione, sfociata nella Solution Ready Package sancita dall’accordo di Co-Creation, punta decisamente a posizionarsi come la soluzione end-to-end di riferimento specifica per il mercato Industry 4.0».

Sfide e nuovi servizi

L’Industria 4.0 rispondendo a problemi e domande completamente nuove, è una grande opportunità per i costruttori di macchine e di sistemi di produzione: «Questi possono migliorare il servizio clienti tramite la supervisione remota, la manutenzione proattiva e predittiva, oppure il controllo delle modalità di utilizzo. Possono dare risposte più veloci alle richieste, segnalando interventi mirati a evitare fermi macchina, migliorando indicazioni sulla pianificazione delle manutenzioni. Possono rendere le macchine ancora più “intelligenti”, fornendo applicazioni cloud e mobili per nuovi servizi come la gestione dei ricambi “just in time”, manutenzione “full service”, nuove applicazioni a supporto della produzione. Possono creare nuovi modelli di business per intercettare nuove esigenze e trasformarle in opportunità, in linea con la rapida evoluzione del mercato: pagamento in base all’uso della macchina, leasing variabile, noleggio di capacità in eccesso, produzione “on demand” e così via». La totale integrazione dei dati attraverso tutta l’impresa consente di ottenere il coordinamento più spinto per la massima efficienza.

Accordo di Co-Creation Advantech-Alleantia

Per sfruttare le opportunità di business emergenti dal mercato Industria 4.0, Advantech ha promosso attivamente il modello di “Co-Creation”. Questo approccio mira a costituire un ecosistema dell’IoT industriale, tramite la collaborazione con esperti di dominio in specifici settori per costruire ed integrare soluzioni off-the-shelf “end-to-end” di riferimento per il mercato e facilmente duplicabili. Alleantia è la prima azienda non asiatica diventata ufficialmente partner della Co-Creation con la SRP (Solution Ready Package) finalizzata alla rapida connessione delle macchine e delle linee produttive, in logica edge computing, ad applicazioni di terze parti e al cloud tramite la piattaforma IoT WISE-PaaS di Advantech. Oltre al mercato asiatico, le due società prevedono di cooperare per espandersi nel mercato europeo e nordamericano, in una mossa che rafforza la presenza strategica di Advantech oltre la Grande Cina.

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a cura di Loris Cantarelli