Quali soluzioni innovative scegliere per una logistica smart?

Le innovazioni tecnologiche e digitali stanno cambiando il volto della logistica, abilitando un miglioramento di efficienza ed efficacia dei processi in particolare grazie a un utilizzo sempre più intelligente e tempestivo delle informazioni.

Le innovazioni tecnologiche e digitali stanno cambiando il volto della logistica, abilitando un miglioramento di efficienza ed efficacia dei processi in particolare grazie a un utilizzo sempre più intelligente e tempestivo delle informazioni.

di Elena Tappia

ingegnere, ricercatrice senior dell’Osservatorio Contract Logistics

 

Oggi tutti sono d’accordo sul fatto che la logistica deve essere sempre più smart. L’introduzione sul mercato di un numero sempre maggiore di soluzioni tecnologiche e digitali, infatti, sta offrendo alla logistica l’occasione di innovarsi e di essere in grado di rispondere alla crescente complessità che è chiamata a gestire. Il tema caldo è sapere scegliere e applicare le soluzioni innovative in modo da efficientare i processi logistici, mantenendo un corretto equilibrio tra investimenti e valore generato. Come i nuovi paradigmi tecnologici – il Cloud Computing, la realtà aumentata e l’Internet of Things – si riflettono sull’evoluzione tecnologica e digitale nella logistica è stato oggetto dell’ultima Edizione dell’Osservatorio Contract Logistics, condotto dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con Assologistica. Sono 8 le soluzioni considerate più interessanti da committenti e fornitori di servizi logistici: Smart Glass, Workflow scheduling, Load building, RFId, Sensoristica, Dematerializzazione e digitalizzazione documentale per il trasporto, Piattaforme collaborative e Logistics APP.

La visibilità sull’intero processo di distribuzione oggi è possibile

La visibilità sull’intero processo di distribuzione, una delle storiche sfide della logistica, è oggi una partita aperta grazie allo sviluppo di soluzioni come le Piattaforme collaborative “molti-a-molti” basate sull’utilizzo di mobile device e le Logistics APP. Lo scenario di oggi – in cui mancano informazioni tempestive sull’“ultimo miglio” e una visione di filiera – potrebbe infatti cambiare radicalmente grazie all’implementazione di queste soluzioni che, agendo sull’integrazione tra i vari attori coinvolti, sono in grado di abilitarne lo scambio informativo in tempo reale. Ma come si trasformerebbe il processo?

Nel caso di Piattaforme collaborative “molti-a-molti” basate su mobile device, esiste un flusso elettronico strutturato sul contenuto della spedizione tra produttore e distributore (DesAdv – Despatch Advice) a cui corrisponde la conferma di avvenuta ricezione ed eventuale rettifica, sempre in forma elettronica e strutturata, da parte del distributore (RecAdv – Receiving Advice). Alla ricezione della merce, il vettore raccoglie dal distributore la Proof-of-Delivery (PoD) – per esempio tramite smartphone o tablet – inviandola contestualmente sulla piattaforma. Il tutto visibile anche all’operatore logistico (e potenzialmente al produttore) attraverso la piattaforma.

Nel caso di utilizzo esclusivo di Logistics APP su mobile device integrate con il Transportation Management System (TMS) dell’operatore logistico, il vettore prende in carico la merce presso il produttore, legge il codice a barre associato al viaggio, accetta il viaggio, riceve l’elenco dei punti di consegna e le relative informazioni (come gli slot di scarico) e conferma il carico. Il tutto tramite l’applicazione installata su mobile device. Contemporaneamente, il produttore trasmette al distributore un codice a barre identificativo della spedizione. Questo codice a barre viene fatto leggere al vettore al momento dell’accettazione della consegna, andando a generare la PoD che è resa immediatamente disponibile anche al distributore, all’operatore logistico e, potenzialmente, al produttore.

Smart Glass e sensori, quali ambiti applicativi?

I cosiddetti Smart Glass sono oggetto di diversi progetti pilota ormai da qualche anno, ma gli ambiti di applicazione non sono ancora del tutto chiari. Tra il mondo dei centri distributivi e quello dei trasporti, l’ambito più concreto di applicazione risulta essere il primo: il potenziale utilizzo degli Smart Glass per la PoD sembra essere infatti superato da altre tecnologie come le Logistics APP. Per quanto riguarda l’impiego all’interno dei centri distributivi, è emerso che le applicazioni più promettenti sono collegate alla possibilità di fornire velocemente all’operatore informazioni più ricche e dettagliate. Gli ambiti in cui si potrebbe ottenere il beneficio maggiore dall’utilizzo degli Smart Glass sono quindi: i) lo smistamento e la pallettizzazione, con potenziali benefici sia in termini di efficienza e di efficacia, e ii) le attività di personalizzazione, grazie alla possibilità di fornire agli operatori informazioni di dettaglio su specifici prodotti/clienti. I risultati dei progetti pilota hanno evidenziato che l’efficacia maggiore si riscontra nel caso di utilizzo combinato con altre soluzioni come per esempio voice picking e ring scanner. L’altro trend relativo all’utilizzo di oggetti intelligenti all’interno dei centri distributivi riguarda la crescente installazione di sensori, sia in dotazione ai mezzi di movimentazione che incorporati alle scaffalature: tag RFId e sensori per il monitoraggio delle condizioni dei prodotti, sensori di pesatura e soluzioni per la misurazione degli ingombri, sensori per la gestione del traffico e per il monitoraggio delle condizioni dei veicoli. Gli obiettivi specifici possono essere diversi: dalla mappatura della posizione e delle condizioni della merce a una migliore gestione della flotta di veicoli, dall’incremento della sicurezza delle operazioni di prelievo e stoccaggio al monitoraggio dell’impatto ambientale. In particolare, gli ambiti di applicazione della tecnologia RFId riscontrati dagli studi di caso riguardano principalmente le attività di consolidamento e smistamento di pallet/colli e l’applicazione di tag RFId a terra e/o a scaffale, volta a rendere più efficienti le attività dei carrelli.

Le criticità da superare

I risultati dell’Osservatorio testimoniano la voglia del settore di innovare e di avere un atteggiamento positivo rispetto alle opportunità generate dalle nuove tecnologie, ma esistono tuttavia alcune criticità.

A frenare l’implementazione delle soluzioni che migliorano la visibilità sul processo di distribuzione è soprattutto la complessità nella gestione della comunicazione tra sistemi. A giocare un ruolo chiave anche la rilevanza dei cambiamenti organizzativi richiesti soprattutto in termini di trasformazione dei ruoli e delle responsabilità del personale. Nel caso dell’adozione di Logistics APP, ulteriori potenziali criticità operative sono legate all’efficacia, nel caso di vettori che non lavorano in esclusiva con il fornitore di servizi logistici o l’azienda committente. Per le soluzioni di più recente introduzione (Smart Glass e Logistics APP), le aziende segnalano l’assenza di uno standard tecnologico affermato. In particolare, le criticità legate agli Smart Glass riguardano principalmente la durata della batteria, la difficoltà di lettura del codice a barre e l’affaticamento visivo nel caso che l’operatore guardi lo schermo per periodi di tempo prolungati.

L’Osservatorio Contract Logistics

La mission dell’Osservatorio Contract Logistics è rappresentare un tavolo permanente di studio e analisi critica dell’evoluzione del mercato italiano dell’outsourcing delle attività logistiche. Accanto alla misurazione quantitativa del fenomeno, l’Osservatorio intende approfondire criticamente i principali trend di cambiamento del settore, e discutere sul ruolo di innovazione che l’ecosistema dei fornitori di Contract Logistics può rappresentare per la diffu-sione di pratiche di eccellenza nella gestione della logistica e della supply chain. La metodologia di ricerca è un mix di metodi quantitativi e qualitativi, insieme a un confronto serio con i manager del settore: l’edizione 2016 ha visto la partecipazione di 42 fornitori di servizi per la logistica e di 29 aziende committenti.

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a cura di Redazione