Design generativo, al progettare si spalanca un universo

Alla Milano Design Week, una gallery esclusiva con progetti da tutto il mondo che già utilizzano nuovi modi per immaginare e realizzare prodotti

Massimiliano Moruzzi e Francesco Iorio alla presentazione Autodesk

Alla Milano Design Week, una gallery esclusiva con progetti da tutto il mondo che già utilizzano nuovi modi per immaginare e realizzare prodotti

In occasione della Milano Design Week, Autodesk ha rinnovato l’appuntamento per presentare al grande pubblico una gallery esclusiva di immagini, prototipi e progetti innovativi presso lo spazio culturale del Laboratorio Formentini. In esposizione una ricca serie di progetti realizzati da soggetti e aziende di tutto il mondo, che già utilizzano nuovi modi per ideare e costruire i prodotti attraverso il generative design, e che hanno potuto mostrare le infinite possibilità che si aprono a chi ne sappia fare un uso sapiente e innovativo.

Il cloud computing, le tecnologie mobile di smartphone e tablet, i social network e la collaborazione a distanza permettono ormai agli uffici tecnici delle aziende realmente innovative di progettare, realizzare e utilizzare ogni cosa in modo totalmente nuovo. Quello che la multinazionale californiana ha definito “The Future of Making Things” è in realtà la visione di un processo già in atto da tempo.

Il punto centrale è proprio il design generativo, un processo dove l’infinita potenza di calcolo del cloud viene utilizzata per generare un’ampia gamma di design – da migliaia a decine di migliaia – che rispondono a esigenze specifiche. Un esempio immediato, visibile anche nell’esposizione meneghina: nel momento di progettare una sedia, si conosce quanto peso deve sopportare, in che materiale va realizzata, quale costo non deve superare… Nel design generativo s’impostano tutti i parametri e in pochi minuti si ottengono le migliaia di varianti che li soddisfano fra cui si può scegliere quelle preferite.

Si capisce anche da queste poche indicazioni quanto il generative design possa migliorare la qualità di un progetto, aumentandone efficienza e prestazioni a qualsiasi livello e in qualsiasi settore: dall’arredamento alle protesi medicali, dall’ideazione di edifici ai mezzi di locomozione (automobili, barche, aeroplani), tutto può essere realizzato in modo nuovo. Fra gli esempi disponibili per i visitatori nel capoluogo lombardo, The Architech (la prima scarpa stampata in 3D di Under Armour), le protesi mediche della Within Medical (che utilizza algoritmi evolutivi per imitare la natura e così migliorare la progettazione che poi realizza in additive manufacturing) e il nuovo concept di aereo creato da Airbus (che utilizza strutture bioniche, per un design ottimale e un’applicazione concreta prevista già nel 2030), oltre a società di servizi come Arup in grado di offrire consulenza per perfezionare e ottimizzare i propri processi di progettazione.

La presentazione milanese ha fatto capire come a tutti gli effetti siamo già entrati in una nuova era, per la progettazione: gli sviluppi sono già notevoli e la stessa Autodesk ne scopre ogni giorno nuovi vantaggi.

calendar_month

a cura di Loris Cantarelli